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Testosterone a picco con l'età?
Date: Giovedì, novembre 15 @ 00:04:32
Topic Sessualità


Non è un percorso inevitabile
Il calo dipenderebbe soprattutto da stili di vita e malattie, ma anche vita di coppia e abitudini sessuali incidono parecchio



MILANO - Invecchiando anche gli uomini perdono “smalto”: il testosterone cala, in alcuni casi fino a un vero e proprio deficit che provoca sintomi (come diminuzione della massa muscolare, perdita di energia e capacità di concentrazione, calo del desiderio e disfunzione erettile). Un dato di fatto, questo, su cui finora pareva ci fosse ben poco da discutere: con l'età la produzione dell'ormone della mascolinità si riduce inevitabilmente. Ora due ricerche presentate a Houston durante l'ultimo congresso della Endocrine Society statunitense dimostrano che questo è vero solo in parte e che stile di vita e malattie possono minare il testosterone molto più degli anni.
STILE DI VITA E MALATTIE – La prima ricerca, condotta da medici dell'università di Adelaide in Australia su 1.500 uomini a cui è stato misurato il testosterone due volte a distanza di cinque anni, mostra innanzitutto che nell'arco di un lustro l'ormone non cala molto: in questo campione di uomini di età comprese fra i 35 e gli 80 anni, la diminuzione si attesta in media al di sotto dell'1 per cento annuo. Quando però i ricercatori hanno analizzato i dati suddividendo i partecipanti in sottogruppi a seconda di certe caratteristiche, si sono accorti che alcuni specifici fattori si associavano effettivamente a “crolli” di testosterone ben più marcati. «L'ormone calava molto di più in chi era obeso, soffriva di depressione o aveva smesso di recente di fumare – dice Gary Wittert, il coordinatore della ricerca –. Al momento dell'abbandono delle sigarette infatti la produzione dell'ormone scende, ma questo non è certo un buon motivo per non farlo visti i danni ben peggiori del fumo. Detto ciò questi dati dimostrano che il calo del testosterone non è ineluttabile e “naturalmente” correlato all'età, ma assai modulabile attraverso gli stili di vita: per esempio, l'ormone diminuisce di più in chi non ha un rapporto di coppia stabile, probabilmente perché gli uomini sposati o conviventi sono mediamente più in salute e sereni dei single. Inoltre, anche mantenere un'attività sessuale regolare aiuta ad avere buoni livelli di testosterone nel tempo».

SOVRAPPESO – Una conferma all'importanza dello stile di vita nella produzione del testosterone arriva anche da un'altra ricerca presentata all'Endocrine Society, secondo cui gli uomini in sovrappeso che riescono a perdere i chili di troppo possono mettere un freno alla riduzione dell'ormone della virilità. Lo studio, condotto da ricercatori irlandesi su 900 pazienti con ridotta tolleranza al glucosio, ha mostrato che un uomo in sovrappeso su quattro ha un livello di testosterone basso, pari a meno di 300 nanogrammi per decilitro. Il numero di uomini con un deficit di testosterone si riduce tuttavia del 50 per cento fra chi riesce a dimagrire (nello studio irlandese è bastato perdere in media poco meno di otto chili), modificando lo stile di vita grazie a un miglioramento della dieta e all'incremento dell'esercizio fisico, pari ad almeno 150 minuti a settimana. Morale, chi vuole essere “virile” più a lungo farà bene a controllare almeno la bilancia, cercando anche di non cadere in depressione, non fumare (così da evitarsi gli effetti leggermente negativi dello stop alle sigarette) e avere una sana vita sessuale di coppia.

Elena Meli

http://www.corriere.it/salute/12_settembre_28/testosterone-invecchiamento-meli_ee272e74-c431-11e1-8a5a-a551a87e60ad.shtml

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