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Belle, fresche verdure ricche di… veleni
Date: Martedì, settembre 25 @ 00:05:58
Topic Ecologia


Frutta e verdura, per renderle più attraenti, possono essere state trattate con sostanze tossiche



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2012

La frutta e la verdura che fanno occhiolino dai banchi del mercato o del supermercato sono sempre più seducenti, belle, lucide, fresche, colorate… un appagamento per la vista. Il problema però è che spesso sono povere di nutrienti, ma ricche di veleni
Belle a vedersi, certo, le verdure che fanno bella posa di sé mostrandosi in tutto il loro splendore: sfoggiano una freschezza ineguagliabile, un colore ricco e ammaliante, una brillantezza che non ha pari… Ma è davvero tutto oro quello che riluce? In questo caso pare proprio di no. Spesso infatti, le verdure così appaganti per la vista non lo sono altrettanto per il palato ma, soprattutto, per la salute.

Gli specialisti del “make-up” per vegetali paiono infatti non lesinare quando si tratti di utilizzare miscugli di sostanze chimiche tossiche o pericolose pur di presentare al meglio i loro prodotti. E così, secondo gli esperti del Dipartimento di Tecnologie Alimentari presso la Jadavpur University (India), le verdure che ci accingiamo a portare sulla nostra tavola pensando che ci facciano bene potrebbero invece farci del male.
E così su frutta e verdura anziché vitamine, minerali e altre sostanze benefiche, potremmo ritrovarci prodotti chimici come il solfato di rame, l’ossido di rodamina, la malachite verde e il mortale carburo – che sono tutte sostanze più comunemente utilizzate per accentuarne la colorazione e la freschezza.

«Il consumo di frutta e verdura cruda è diventato un paradosso. L’uso dilagante di sostanze chimiche va in netto contrasto con i loro benefici nutrizionali – sottolinea nella nota JU il dottor Utpal Raychaudhuri, scienziato al DTA – Queste [sostanze] sono neurotossiche, causano la malattia di Alzheimer e la demenza e, in più, sono anche cancerogene. Inoltre, accelerano il processo di invecchiamento». Un pericolo reale di cui spesso neanche ci rendiamo conto.
È bene dunque diffidare di frutta e verdura troppo colorata, lucida e quant’altro e che, spesso, arriva dall’estero (l'autore dello studio si riferisce all'India), dove l’uso di certe sostanze è più diffuso.

Secondo l’esperto è importante accertarsi che non siano stati utilizzati coloranti tessili come la malachite verde – noto agente cancerogeno – per rendere più “verdi” piselli, fagiolini, peperoni e così via. Il solfato di rame, per esempio, si usa per fare un bel lifting alla verdura che più patisce i segni del tempo affinché appaia fresca. Il solfato di rame è un fungicida utilizzato in agricoltura che, nell’uomo, colpisce fegato e reni – in più causa la formazione dei dannosi radicali liberi.
La Rodamina B è quella sostanza che invece per esempio rende così rosse e seducenti le ciliegie – se non fosse che anch’essa è cancerogena.
Infine, per rendere lucida la frutta – ma anche pomodori e melanzane – si utilizzano cere e derivati del petrolio che hanno effetti tossici e possono causare problemi respiratori e gastrointestinali.

Il primo pensiero che viene a mente è quello di lavare accuratamente frutta e verdura per eliminare gli eventuali pesticidi, tuttavia, nel caso di questi “additivi” non richiesti la faccenda si complica un po’.
«Il lavaggio non elimina le sostanze chimiche che sono già penetrate all’interno – sottolinea Raychaudhuri – Inoltre, quando si tratta di additivi non solubili in acqua come il petrolio o la benzina è inutile [lavare]».
L'uso di molte di queste sostanze è proibito in Italia, tuttavia questo non esime produttori senza scrupoli dall'usarle purtroppo. All'estero e in Paesi orientali invece si utilizzano ancora, per cui è bene sapere da dove proviene la frutta e la verdura.
Cerchiamo dunque di aprire bene gli occhi, informandosi magari sulla provenienza, quando ci accingiamo a comprare frutta e verdura perché un bell’aspetto non è affatto sinonimo di salubrità, anzi…
[lm&sdp]

http://www3.lastampa.it/benessere/sezioni/alimentazione/articolo/lstp/463778/

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