La strada delle patatine fritte porta dritta a tutta una serie di malattie correlate all'infiammazione del corpo
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2012
Mangiare cibo spazzatura come snack, merendine, biscotti, patatine fritte… è peggio per la salute che seguire una dieta ricca di grassi animali
Una dieta ricca di grassi animali non si può di certo definire sana, ma a quanto pare c’è di peggio.
Secondo uno studio pubblicato su PLoS One, mangiare cibo spazzatura, o da fast food, fa decisamente più male.
Ingurgitare patatine fritte, merendine e snack vari con cioccolato, creme e simili, oppure certi biscotti fa molti più danni e provoca molte più infiammazioni all’organismo di altri tipi di dieta.
Lo hanno appurato gli scienziati della Duke University, negli Usa, che hanno condotto uno studio in cui si sono confrontati gli effetti di tre diversi tipi di dieta: una dieta bilanciata, una con cibi ricchi di grassi animali (come per esempio il lardo) e una con cibi da fast food.
I risultati hanno mostrato che vi era una significativa differenza tra i tre tipi di dieta. Per esempio, l’effetto infiammatorio sull’organismo – che è riconosciuto essere alla base di numerose malattie, anche serie – era maggiore nel caso della dieta con il cibo spazzatura, anche rispetto a quella ricca di grassi animali.
«Analizzando gli effetti delle diverse diete su un gruppo di volontari – spiega la dottoressa Liza Makowski dell’University of North Carolina Gillings School of Global Public Health – abbiamo scoperto che la dieta con cibo spazzatura causa un maggior rischio di infiammazione dei tessuti grassi nel corpo umano, un effetto collaterale tipico dell’obesità».
Come accennato, l’effetto infiammatorio dei tessuti era dunque maggiore nel caso della dieta con il cibo spazzatura, a riprova che può essere più dannoso che non una dieta ricca in grassi animali – che tuttavia è anch’essa da evitare.
Ma non vi è solo l’effetto infiammatorio a influire sulla salute infatti, «questa dieta offre pochissime fibre protettive per l’apparato digerente, e contiene molti ingredienti associati a un aumento del rischio di malattie coronarie, ictus e diabete di tipo 2», aggiunge Makowski.
Insomma, se proprio vogliamo farci del male, sappiamo dove rivolgerci.
[lm&sdp]
http://www3.lastampa.it/benessere/sezioni/alimentazione/articolo/lstp/461535/
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