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Correre allunga la vita!
Date: Domenica, luglio 01 @ 00:44:11
Topic Esercizio fisico


Fare jogging regolarmente, senza sforzi eccessivi, regala 6 anni

Queste le parole di Peter Schnohr, principale autore dello studio che, durante il meeting della European Association for Cardiovascular Prevention, ha ribadito, in ottica preventiva, l’importanza dell’esercizio fisico e la necessità di investire sul cambiamento degli stili di vita non salutari – in particolare, la necessità di combattere la sedentarietà – quale strumento significativo per contrastare l’insorgenza di malattie croniche e, in generale, allungare la prospettiva di vita.

I dati sono attendibili, nonostante non siano ancora stati pubblicati per intero, e arrivano dal Copenhagen City Heart Study, uno studio molto vasto, nato nel 1976 con l’obiettivo di accrescere le conoscenze relative alla prevenzione delle malattie cardiovascolari.

“I risultati della nostra analisi ci permettono di affermare, con certezza, che la pratica regolare del jogging aumenta la longevità. La buona notizia è che non serve un esercizio intenso e frequente per ottenere il massimo dei benefici”.

La ricerca del Bispebjerg University Hospital di Copenhagen ha preso in considerazione circa 20.000 persone, per un periodo di follow-up di 35 anni. Durante il periodo di osservazione, i ricercatori hanno potuto evidenziare che gli individui che correvano regolarmente 2 o 3 volte a settimana mostravano una riduzione della mortalità del 44 percento. Aggiustando questa percentuale secondo il parametro dell’età, è emerso che, in termini di longevità, i vantaggi ammontano a un allungamento della vita di 6,2 anni negli uomini e 5,6 nelle donne.

“La relazione tra intensità dell’esercizio e benefici forma una tipica ‘u’, come succede ad esempio per il consumo di alcol. La mortalità è più bassa in chi fa un’attività moderata rispetto a chi non ne fa affatto o chi invece ne fa troppa”. La parte bassa della ‘u’, come sottolinea l’esperto, si ha tra 1 ora e 2,30 ore di esercizio fisico a settimana, divise in 3 momenti diversi. I benefici sono molteplici: dalla regolarizzazione dell’attività cardiaca alla diminuzione della sensibilità all’insulina.

Negli anni Settanta il jogging era stato messo sotto accusa in seguito alla segnalazione di alcune morti fra uomini di mezza età, mentre praticavano questa attività. Schnohr in merito commenta: “i risultati della nostra ricerca forniscono la risposta definitiva alla domanda se il jogging fa bene o no alla salute”.

Gli effetti positivi, come ricordano i ricercatori, sono molteplici: il jogging favorisce la captazione di ossigeno da parte dei tessuti, aumenta la sensibilità all’insulina, migliora il profilo dei lipidi nel sangue – innalza il colesterolo buono Hdl e abbassa i trigliceridi. Ancora, fa diminuire la pressione del sangue, riduce l’aggregazione piastrinica e potenzia l’attività fibrinolitica contrastando la formazione di placche aterosclerotiche; ottimizza la funzione cardiaca, la densità delle ossa, le difese immunitarie, riduce infiammazioni, previene l’obesità e ha un effetto benefico sulle funzioni psicologiche.

La raccomandazione è, dunque, correre senza sforzarsi eccessivamente. Anche gli eccessi fanno male, mentre “il ritmo ideale è quello che fa sentire leggermente senza fiato, accelera il ritmo del respiro, ma non fa ansimare”.
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