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Calcoli renali: potrebbe essere una carenza di Calcio
Date: Giovedì, maggio 31 @ 00:05:12
Topic Alimentazione


Se la dieta è povera di Calcio e acqua, ma ricca di sale, si rischia la formazione di calcoli renali, oltre che una perdita di densità minerale ossea, o osteoporosi
Se la dieta è povera di Calcio e acqua, ma ricca di sale, si rischia la formazione di calcoli renali, oltre che una perdita di densità minerale ossea, o osteoporosi
Sono le donne quelle più a rischio calcoli renali e, in special modo, quelle che assumono poco Calcio, poca acqua. Il rischio, poi, aumenta se di assume molto sodio. Questo il quadro dipinto da un ampio studio che ha coinvolto oltre 78mila donne di età compresa tra i 50 e i 70 anni, i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of Urology.

Poiché i calcoli renali sono formati proprio da una miscela di Calcio, acido urico e ossalati, può sembrare un controsenso che per prevenirli bisogna assumere maggiori quantità di Calcio. Ma le recenti scoperte scientifiche hanno appurato che adeguati livelli di questo minerale nell’organismo sono protettivi. Soprattutto se poi si beve molto.
Un altro elemento che invero può far aumentare il rischio di calcoli è il sodio che se assunto in dosi eccessive può far aumentare i livelli di Calcio nelle urine.

Come si sa, il Calcio è molto importante per le donne perché ha a che fare con le ossa e la densità minerale. Non a caso, uno dei problemi derivanti da una scarsa quantità di Calcio è la perdita di densità minerale ossea e l’osteoporosi.
La preoccupazione degli scienziati pertanto diventa doppia, poiché inadeguati livelli di questo minerale espongono le donne a entrambi i rischi: calcoli renali e fratture ossee.

Lo studio in questione è stato condotto dai ricercatori della Scuola di Medicina dell’Università di Washington a Seattle, coordinati dall’urologo dottor Mathew Sorensen.
Come accennato, le partecipanti coinvolte sono state 78.293, e sono state seguite per otto anni. Durante il periodo di follow-up si sono verificati un caso di calcoli renali ogni quaranta donne: circa il 2.5 percento.
In media, le donne che assumevano maggioro quantità di Calcio mostravano un rischio ridotto di calcoli renali del 28 percento, contro un 20 percento di quelle che assumevano meno Calcio.

Anche il bere acqua ha avuto la sua influenza; difatti tra coloro che bevevano in media un litro e mezzo di acqua al giorno, il rischio scendeva di un altro 20 percento. Al contrario, se la dieta comprendeva eccessive quantità di sodio, il rischio aumentava del 61 percento.
«Quando le persone formano i calcoli – spiega Sorensen – Molti pensano naturalmente che dovrebbero ridurre il loro apporto di Calcio». Il problema tuttavia non è il Calcio, ma il sodio che, ricorda l’autore dello studio, è importante ridurre.

Secondo i ricercatori anche gli integratori di Calcio dovrebbero essere assunti con moderazione e sotto controllo medico, specialmente se si è soggetti ai calcoli renali. L’ideale infatti è poter assumere questo minerale attraverso la dieta.
«Per ogni donna che abbia bisogno di assumere un integratore di Calcio, mi sento di raccomandarne l’assunzione [del Calcio] per mezzo di un pasto», conclude Sorensen.
[lm&sdp]
http://www3.lastampa.it/benessere/sezioni/medicina/articolo/lstp/448796/

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