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Poco sesso per la donna che “decide” in casa
Date: Giovedì, ottobre 20 @ 22:03:26
Topic Sessualità


Meno rapporti sessuali per la donna impegnata in casa


Ottobre 2011

La personale autonomia, la possibilità di prendere decisioni e una sorta di autorità acquisite dalla donna riduce la qualità e il tempo passato sotto le lenzuola in intimità
È sempre più impegnata e carica di responsabilità la donna di oggi: prende decisioni in casa e fuori, svolge la maggioranza delle attività in autonomia e, spesso è anche un po’ autoritaria. Il risvolto della medaglia però è che se da una parte è aumentata l’autonomia, dall’altra, per queste donne, diminuisce il tempo dedicato all’intimità sessuale.

Meno sesso, dunque, per le donne sposate che hanno acquisito potere decisionale in famiglia, sostengono gli scienziati della School of Public Health presso l’Università Johns Hopkins Bloomsberg di Baltimora (Usa) che hanno voluto studiare il legame tra l’autonomia delle donne sposate e la regolarità dei loro rapporti sessuali.
Il risultato è stato inversamente proporzionale: più autonomia decisionale, meno sesso. «C'è una tendenza coerente nei sei Paesi presi in esame – spiega la professoressa Michelle Hindin – Quanto più una donna prende decisioni in autonomia, rispetto a una decisione comune della coppia, meno si tende a fare l’amore, e anche l’ultimo rapporto sessuale avuto risale a molto tempo prima».

Il team di ricercatori ha intervistato un gruppo di persone di entrambi i sessi per valutare come l’autonomia decisionale influisse sul rapporto di coppia e la sessualità. Le domande vertevano sulle decisioni della famiglia su argomenti quali l’assistenza sanitaria, l’educazione dei figli, le visite a parenti e amici, lo shopping e le esigenze della coppia stessa.
La maggioranza delle donne intervistate ha dichiarato di aver avuto l’ultimo rapporto sessuale in media un mese prima e, questo, era legato proprio alla, più o meno, autonomia decisionale.
Tra gli uomini intervistati, per contro, non è emerso alcun legame tra l’autonomia del processo decisionale e la frequenza dei rapporti sessuali.

«Comprendere come la posizione delle donne all’interno della famiglia influenza la loro attività sessuale può essere un ottimo modo per proteggere i propri diritti di donna e aiutarla a prosperare nella personale vita sessuale», conclude Carine Muntifering, coautrice dello studio.
Tempi difficili, quindi, quelli della donna che si deve dividere tra il rivendicare i propri diritti decisionali e il veder calare le possibilità di avere rapporti intimi – anche se non si capisce bene il perché le due cose siano collegate.
[lm&sdp]

http://www3.lastampa.it/benessere/sezioni/lifestyle/articolo/lstp/421960/

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