Cancro ed ipertrofia della
prostata: quali le cause?

di
Luciano Rizzo

L'incidenza
di cancro alla prostata dipende dalla incidenza di agenti
infettivi  incontrati nella propria vita. Ricercatori
dell'Università dell'Illinois hanno evidenziato in uno studio che gli
uomini che hanno rapporti sessuali con numerose partner hanno maggiori
probabilità di contrarre malattie che si trasmettono per via sessuale.
Questa situazione sarebbe favorente per lo sviluppo successivo del
tumore.

Fin
qui la notizia. L'interesse maggiore viene dalla scoperta che i tumori
non si sviluppano improvvisamente, ma sono una successiva evoluzione di
situazioni infiammatorie acute. Queste ultime, cronicizzando, possono
portare, anche dopo molto anni, alla successiva patologia tumorale. Si
capisce così che anche l'ipertrofia prostatica  è una
cronicizzazione di una infezione acuta, che può evolvere in un
successivo tumore.

L'Omotossicologia
spiega queste situazioni con la mancata eliminazione dalla zona delle
tossine accumulate. L'infiammazione è di per se stessa un meccanismo di
eliminazione di un eccesso di tossine presenti in un organo o un
tessuto. Se però qualcosa non funziona nell'organismo (cattiva
circolazione, blocco linfatico, sistema immunitario depresso) residuano,
anche dopo la cessazione del fatto acuto, una parte delle tossine
prodotte da batteri o virus che si erano fissati nella zona malata. Tale
situazione è più frequente in caso di eccessiva assunzione di farmaci
antiinfiammatori. Come dice il nome stesso essi bloccano i meccanismi
eliminatori mediati dagli enzimi, dagli ormoni e dai mediatori
dell'infiammazione.

Fondamentale
è a nostro parere la prevenzione. Per la donna è importante evitare
contaminazioni della vagina da parte della flora anale. La mucosa
vaginale si mantiene sana con un adeguata alimentazione basica, priva
perciò di cibi raffinati ed industriali.

Stesso
discorso è valido per l'uomo. L'organo sessuale  non va sottoposto
a contatti con batteri anaerobi come quelli anali, soprattutto se le
difese immunitarie non sono al 100%.

Sia
per i maschi che per le femmine ricordiamo che i motivi più comuni di
depressione del sistema immunitario sono i disturbi di tipo emotivo.