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Contraccettivi e ipertensione
Date: Giovedì, settembre 29 @ 00:20:41
Topic Farmaci


L’esposizione prolungata agli estrogeni contenuti nei contraccettivi orali può essere causa di ipertensione

I ricercatori della Michigan State University (Usa) ritengono che l’esposizione per lungo tempo agli estrogeni, gli ormoni femminili contenuti nei contraccettivi orali e nei farmaci per la terapia sostitutiva, possa provocare l’ipertensione.

Anche se al momento il legame tra pressione sanguigna alta ed estrogeni non è del tutto chiaro, diversi recenti studi hanno suggerito che questa esposizione nel lungo termine può essere causa di ipertensione. Questa condizione, si sa, può determinare problemi cardiaci, infarti e attacchi al cervello come l’ictus.
Per questo motivo, i ricercatori Usa hanno condotto uno studio in cui si è evidenziato come l’uso di estrogeni per molto tempo possa generare livelli eccessivi di un composto chimico che porta a stress.
I risultati dello studio sono stati pubblicati sul Journal of Physiology e mostrano che la possibilità di assumere degli antiossidanti come il resveratrolo può invertire questo processo inibendo i livelli di un radicale libero quale il superossido e abbassando la pressione.
«Questo è un importante studio su almeno due livelli. Primo, continua a confermare gli effetti negativi che l’esposizione agli estrogeni a lungo termine ha per le donne. Secondo, fornisce una nuova ratio sul come e perché questo rapporto si verifica», ha dichiarato il dottor PS Mohan Kumar, coautore dello studio.

Il dibattito sull’uso dei contraccettivi orali continua, quindi. Come spesso accade, le campane suonano diverse. C’è quindi chi rassicura che questo genere di farmaci non è dannoso, anche a lungo andare; e c’è chi invece la pensa diversamente, come suggerito da questo nuovo studio. Quello che possiamo capire è che, in ogni cosa, ci sono i due lati della medaglia e che, per quanto possa essere sicuro, ogni rimedio ha i suoi pregi e difetti. L’importante è saperlo, e agire con cognizione di causa e informandosi presso il proprio ginecologo su quali possono essere i pro e contro. E poi decidere cosa è meglio per sé.
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http://www3.lastampa.it/benessere/sezioni/medicina/articolo/lstp/404630/

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