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Dimmi in che mese sei nato e ti dirò quanto vivi
Date: Mercoledì, settembre 14 @ 22:09:03
Topic Infanzia


Secondo gli scienziati il mese di nascita influisce sulla salute futura della persona, nonché sulla possibilità di vivere più a lungo, o morire prematuramente

Agosto 2011

Sinceramente non siamo proprio sicuri di volerlo sapere ma, secondo gli scienziati, il mese in cui si nasce può determinare se saremo vittime di certe malattie e influire sulla lunghezza della nostra vita.
Nel caso, prepariamoci a fare gli scongiuri e proseguiamo.

Soffrite di asma, schizofrenia o autismo? Questo, per esempio, potrebbe essere legato a quanto si è esposta al sole, o meno, vostra madre quando era incinta. Non a caso, spiegano gli esperti al Daily Mail, i bambini nati in primavera sono a maggiore rischio di sviluppare tutta una serie di mali. Così, oltre a quelli già citati poc’anzi, si aggiungono la sclerosi multipla e l’Alzheimer. Cosa che invece risparmierebbe i nati d’estate o in autunno.

Ma non finisce qui, e gli scienziati rincarano la dose, ricordandoci che se la fortuna è cieca, la sfiga ci vede benissimo – come disse qualcuno. Nella fattispecie, i soliti nati in primavera, e per la precisione tra aprile e giugno hanno pure un’aspettativa di vita minore, in soldoni: muoiono prima. Quelli che invece se la godono pare siano i nati in ottobre, novembre e dicembre, che avrebbero una vita più longeva. In media, dicono gli esperti, i nati in questi mesi autunnali vivono 160 giorni in più dei nati in primavera, circa mezzo anno in più… Be’, in effetti ci aspettavamo di più.

Ma perché i nati in primavera sono più sfigati di quelli nati in autunno o inverno? Come accennato all’inizio, dipenderebbe da quanto sole ha preso la mamma quando era in gravidanza. Se ne ha preso abbastanza, allora il bambino avrà maggiori possibilità di essere più sano e longevo; se ne ha preso poco… Questo perché, che se si nasce in primavera, vuole dire che il concepimento è avvenuto a giugno o luglio. Di conseguenza, la mamma ha avuto poco tempo per prendere il sole ma, soprattutto, se l’ha preso, l’ha preso solo all’inizio della gravidanza – a meno che non abiti o sia stata in vacanza in paesi in cui c’è sempre il sole o c’è nei mesi che per noi sono invernali.

I dati raccolti dai ricercatori mostrano che il rischio di malattia tende a essere più alto per i nati tra marzo e maggio qui nell’emisfero settentrionale, mentre questo processo si trova invertito nei paesi australi. Da qui, sempre loro, hanno dedotto che chi nasce in primavera era meglio se, per così dire, aspettava ancora un po’ di mesi al calduccio nella pancia della mamma.
[lm&sdp]

http://www3.lastampa.it/benessere/sezioni/medicina/articolo/lstp/406814/

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