Un
bravo allenatore è colui che sa accedere e guidare l'emotività dei
suoi giocatori.
Importante
è la duttilità nella gestione dei quattro canali. Gli allenatori
spesso chiedono agli esperti la chiave d’accesso all’emotività per
una comunicazione efficace sia con il singolo sia con il gruppo. Con
questi simboli è possibile persino produrre stati ipnotici in un
dialogo ed è importante che chi usa questi canali di comunicazione li
usi in positivo.
Potrebbero
altrimenti nascere rapporti fra l’allenatore e lo sportivo tipo
padre-figlio, in cui l’allenatore ha in mano l’emotività del suo
atleta. Ad esempio, Nereo Rocco sentiva i suoi calciatori come figli e
aveva su di loro un forte potere suggestivo.
Adesso,
con gli studi effettuati sulla comunicazione non verbale, tutto è più
tecnico ed un allenatore può creare un coinvolgimento personale con il
singolo atleta.
Di
Andrea Cirelli (psicologo).
