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Il padre durante la gravidanza: una presenza chiave
Date: Lunedì, luglio 19 @ 00:09:37
Topic Infanzia


L’importanza della presenza del padre durante la gestazione

Quando si tratta di avvenimenti legati alla gravidanza la figura del padre cade sempre in secondo piano. In alcuni casi si limita a contribuire unicamente al concepimento e poi, per nove mesi, rimane in attesa dell’evento.
Ma quanto si sa del ruolo che può avere il padre proprio durante i nove mesi? Poco, per la verità e proprio per questo un recente studio ha messo il luce la possibilità che questa presenza sia un fattore chiave per la salute e, ancora di più, per la mortalità o meno del nascituro.
I ricercatori della University of South Florida hanno pubblicato su “Journal of Community Health” i risultati di questo insolito quanto interessante studio.
Per questa ricerca sono stati analizzati i dati relativi a 1.390.000 bambini nati in Florida (Usa) a partire dal 1998 e fino al 2005. Dai dati acquisiti è emerso che la presenza attiva e il coinvolgimento del padre durante il periodo di gestazione produce un effetto tangibile sul rischio di mortalità del bambino durante il suo primo anno di vita, ma non solo.
Per stabilire se durante la gravidanza il padre fosse presente o meno, gli scienziati si sono basati sul fatto che il nome di questo fosse presente sul certificato di nascita del bambino. Come ammesso dagli stessi scienziati questo dato ha dimostrato di essere attendibile nonostante possa non essere del tutto perfetto.
Il dato più eclatante è che laddove si è accertata una mancata presenza del padre durante la gravidanza le morti premature durante il primo anno di vita del bambino erano quattro volte superiori rispetto ai casi di presenza del padre.
Tra gli altri risultati dello studio si è evidenziato come i bambini con padri assenti avevano più probabilità di essere nati con basso peso alla nascita, di essere pretermine e piccoli per l’età gestazionale. In più vi erano complicanze ostetriche che contribuivano a nascite premature come anemia, ipertensione cronica, eclampsia e distacco della placenta.
Le donne incinte del gruppo “padre-assente” tendevano a essere più giovani, più istruite, in numero maggiore alla prima gravidanza e avevano una percentuale più alta dei fattori di rischio come il fumo e inadeguata cura prenatale rispetto alle madri nel gruppo “padre-coinvolto”.
Ecco, quindi, che la presenza del padre può essere fondamentale anche se all’apparenza può sembrare ininfluente.
(lm&sdp)
lastampa.it

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