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Disturbi dell'erezione? E' colpa dello shopping
Date: Giovedì, luglio 01 @ 08:42:17
Topic Ecologia


L’esposizione ad agenti chimici influisce su virilità e fertilità

Spese e spesucce sul banco degli imputati. Sarebbero loro una delle possibili cause di problemi di fertilità e disturbi sessuali negli uomini.
A sostenerlo è Frank Sommer, un urologo tedesco di Berlino. Ma attenzione, non si riferisce al solito studio “psicologico” sullo shopping e i relativi danni mentali che può provocare una perdita di denaro. Sommer si riferisce a qualcosa di molto più concreto. L’imputato sarebbe il Bisfenolo A (BPA) un composto chimico che si trova molto spesso negli imballi dei prodotti esposti in vendita supermercati. Tale composto è noto da tempo come soppressore degli ormoni del sesso maschile a tal punto da rendere sterili o impotenti gli uomini.
Il BPA viene generalmente adoperato per rendere visibile l’inchiostro su particolari tipi di carta detta “termosensibile”. Se un uomo tocca la confezione che contiene l’inchiostro e poi prende in mano gli alimenti che si trovano al suo interno viene contaminato dalla sostanza.
«Questa sostanza potrebbe modificare il bilanciamento degli ormoni sessuali maschili, spostandolo verso gli estrogeni», ha dicharato Sommer al “Telegraph”. «A lungo termine questo porta disfunzioni sessuali, aumentando la crescita della pancia anziché quella muscolare e svolge un effetto dannoso sull’erezione».
Purtroppo, il lato negativo della possibile contaminazione degli alimenti con il BPA non è solo correlata a deficit sessuale nell’uomo. Altri studi sembrano collegare la sostanza con il rischio di cancro al seno, obesità, malattie cardiache, iperattività ecc.
Per fortuna il suo utilizzo è stato attualmente vietato in Canada e in alcuni paesi degli Stati Uniti.
Molti produttori di biberon (prodotto che conteneva il BPA) per esempio hanno già modificato la composizione chimica dei loro prodotti tuttavia alcuni, più vecchi, si trovano ancora in molti magazzini di supermercati e negozi specializzati; quindi attenzione. Nel dubbio rivolgetevi sempre alla fabbrica produttrice, in particolare per gli oggetti destinanti a neonati e bambini.
Approfondimento: il BPA
Il BPA è un composto organico che è stato sospettato come “pericoloso” fin da gli anni ‘60. Solo nel 2008 grazie ai media è stata divulgata la sua pericolosità e i governi hanno cominciato a prendere provvedimenti. Soltanto nel 2010, però, la Food and Drug Administration Usa ha dichiarato la necessità di porre molta attenzione ai prodotti che contengono BPA, in particolare quelli che possono danneggiare feti, bambini e neonati. Per ulteriori informazioni circa l’aggiornamento del BPA a cura dell’FDA potete collegarvi al sito internet: http://www.fda.gov/NewsEvents/PublicHealthFocus/ucm197739.htm
Molti studi effettuati già nel 2003 descrivevano il BPA un distruttore endocrino che provocava diversi danni alla salute. Dalle ricerche dell’Environmental Working Group (EWG) risulta che questa sostanza già a piccole dosi può recare modifiche permanenti al tratto genitale, al tessuto mammario, alla prostata ecc. Per maggiori informazioni circa questi studi potete visitare la pagina web: http://www.ewg.org/node/20941 . Qui potete anche calcolare il contenuto di BPA nei prodotti alimentari più comuni.
Ricordiamo che il BPA si trova nelle lattine, nelle bottiglie di plastica, negli alimenti in scatola e tutti i prodotti in policarbonato. Ma anche nelle attrezzature sportive, nei dispositivi medici e otturazioni dentali, negli occhiali, in molti elettrodomestici, nei DVD. Precisiamo che nelle lattine e contenitori per bibite il BPA si trova nel rivestimento interno.
(lm&sdp)
lastampa.it

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