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Così l'occhio si mantiene sano a lungo
Date: Sabato, giugno 05 @ 00:03:57
Topic Occhi


E' lo specchio esatto della salute generale dell'organismo
Doveva essere una chiacchierata con uno specialista su come preservare la salute degli occhi il più a lungo possibile, ne è nato uno sguardo molto ampio su quello che bisognerebbe fare per stare bene primo di tutto con se stessi, di conseguenza anche l’occhio ci guadagnerebbe. «Gli occhi non sono un organo avulso dall’organismo, sono lo specchio esatto della situazione generale - esordisce Paolo De Biasi, medico oculista -. Non tenere conto di questo, sarebbe come studiare un fiore di campo nei suoi dettagli senza considerare che il fiore ha rapporti con la terra, con il tipo di erbe che gli stanno intorno, con l’impollinazione, e quindi con gli insetti, gli uccelli, il vento, il caldo, la pioggia.

Prendiamo chi si stanca facilmente, chi ha le palpebre cadenti, prendiamo gli stressati o chi ha malattie generali che vanno dall’influenza all’epatite, ebbene, tutte queste condizioni non fanno altro che riflettersi sulla salute degli occhi. Prima a farne le spese, è la messa a fuoco, visto che il muscolo ciliare, che la controlla, è quello che lavora più di tutti». Per inciso: il muscolo ciliare del cristallino può essere condizionato da stanchezza, abuso di alcol e droghe. «Gli incidenti che avvengono soprattutto al mattino dopo una nottata trascorsa in discoteca - rileva il dottor De Biasi -, sono quasi tutti dovuti al fatto che il muscolo ciliare non risponde più agli stimoli e rimane bloccato con la conseguenza che la visione rimane totalmente sfuocata».

Per la salute degli occhi ci si aspetterebbe ora un consiglio su colliri e quant’altro, invece, no: «La soluzione vera - prosegue De Biasi - è il contatto con la natura. Muri, cemento e computer sono situazioni che castigano l’occhio. Per non parlare se ci si alimenta in modo frettoloso e scorretto. Io consiglio: uscite, andate a fare una passeggiata nel parco, andate in bicicletta. Guardate verso l’infinito. Non bisogna tradire la natura vera dell’uomo. Il contesto odierno è pura follia».

E ancora: «Prendiamo esempio dai giapponesi, che al mattino presto sono già nei parchi a fare attività fisica. Volete salvarvi la vita e la vista? Riscoprite la gioia di vivere in un altro modo: viaggiate, esplorate, andate incontro a nuove popolazioni. Dico questo anche se mi rendo conto che non tutti possono permetterselo».

Difetti visivi a parte, che necessitano delle opportune correzioni, dietro degli occhi rossi e della stanchezza oculare può esserci molto altro, tipo ansia e colite spastica. «Un assorbimento intestinale alterato - spiega il medico - arriva persino a condizionare la composizione delle lacrime, può creare così sensazioni da corpo estraneo, e questo è per esempio uno dei motivi per cui non si riescono a tollerare le lenti a contatto». Il rimedio? Il dottor De Biasi l’ha riassunto bene nel suo libro «Zanzibar Second Life», dove scrive: «Il rimedio è cambiare stile di vita, iniziando dalla dieta, e poi comprarsi una tuta da ginnastica o una bella bicicletta per mobilizzare e smuovere un intestino pigro e mettere dei semplici lubrificanti oculari». Prenda poi nota, inoltre, chi fa uso di sonniferi o ansiolitici, che contengono benzodiazepine: predispongono a maggiore secchezza oculare.

E ora un’altra nota interessante tratta sempre da «Zanzibar Second Life»: dopo i 40 anni molte persone si rivolgono alla chirurgia estetica o all’estetista con lo scopo di ridurre o eliminare le rughe del viso. «Queste si formano nel tempo per due ordini di fattori: l’uno legato all’espressione del viso, l’altro ai problemi visivi, in quanto soprattutto i muscoli procerus, frontale, corrugatore e i muscoli perioculari si contraggono a secondo del nostro modo di guardare e di percepire la luce. Prima di andare dal chirurgo plastico, quindi, la raccomandazione è di consultare un oculista».

Un ultimo interessante consiglio sull’uso dei colliri: «L’instillazione continuativa di colliri, specialmente quelli a base di cortisone e antibiotico, ma pure quelli vasocostrittori, che “sbiancano” l’occhio per qualche ora, creano altre patologie all’occhio dette “iatrogene”, da farmaci, che oltre a favorire l’insorgenza di cataratta e glaucoma, creano anche resistenza agli antibiotici, visto che tutto ciò che si mette in un occhio, viene comunque assorbito da tutto l’organismo. Si creano così nuove patologie, lunghe code negli ambulatori, grandi costi e danni per i pazienti. Come si sarà capito, una parte delle patologie legate all’occhio rosso non necessitano proprio di alcun collirio...».
Per chiudere: «Non dimenticate che la miglior medicina siamo noi», occhio, dunque, a come ci comportiamo.

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