Biospazio

Rischi nel nascituro in carenza di vitamina B12
Date: Giovedì, aprile 29 @ 00:04:33
Topic Infanzia


Si trova nei prodotti animali, ma in realtà è prodotta dai fermenti lattici (NdR)



Durante la gravidanza è molto importante che la mamma introduca con l'alimentazione, e se necessario con integratori, il giusto apporto di vitamina B12: una sua carenza espone il nascituro, infatti, a un rischio cinque volte più alto di difetti congeniti, come quelli del tubo neurale, ad esempio la spina bifida o l'anencefalia, malformazione quest'ultima mortale che colpisce un bimbo ogni mille.
L'avvertimento viene da uno studio pubblicato sulla rivista “Pediatrics” e svolto dai ricercatori del Trinity College di Dublino e del National Institute of Health americano.
La ricerca ha provato la maggior probabilità di difetti congeniti al tubo neurale per i figli di madri con carenza di vitamina B12 nel periodo della gestazione.

italiasalute.leonardo.it
Sono il cervello e il midollo spinale ad essere colpiti dai difetti del tubo neurale e possono essere adeguatamente prevenuti assumendo, oltre alla vitamina B12, anche l'acido folico in gravidanza.
A rischiare malformazioni dei loro figli sono particolarmente le donne vegetariane e, più in generale, tutte le signore che non consumano a sufficienza cibi di origine animale: essi infatti forniscono un giusto apporto di vitamina B12.
Devono prestare attenzione anche le ragazze incinte con problemi intestinali, che causano loro problemi nell'assorbimento di minerali e vitamine.
La ricerca scientifica si è svolta su tre gruppi di volontarie: nel primo, formato da 95 donne incinte, era stato diagnosticato al feto un difetto del tubo neurale; nel secondo gruppo erano comprese 107 mamme di un bimbo nato con una malformazione del tubo neurale e ora incinte di un feto sano; del terzo gruppo facevano parte 76 signore con le caratteristiche del primo gruppo, ma provenienti da un altro studio clinico.
Gli studiosi hanno misurato in tutti i gruppi i livelli di folati e di vitamina B12, comparandoli con le analisi di madri incinte di bimbi sani: i risultati raggiunti hanno indicato che le donne con meno di 250 ng/ml di vitamina B12 prima della gravidanza correvano un rischio da 2,5 a 3 volte maggiore di partorire figli con difetti del tubo neurale rispetto alle donne con alti livelli di vitamina B12.
Il rischio di partorire figli con difetti congeniti era di 5 volte maggiore nelle signore con carenze di vitamina B12 tra 0 e 149 ng/ml rispetto al gruppo di controllo.
Gli studiosi autori della ricerca indicano che si può intervenire tempestivamente per evitare queste malformazioni fetali, integrando, laddove necessario, l'acido folico e la vitamina B12 nella dieta delle future mamme: queste sostanze, sottolineano i medici, sono coinvolte nella sintesi del Dna e in una serie di importanti reazioni biochimiche.
I dottori quindi, pur ribadendo che sono necessari altri studi per confermare queste prime indicazioni, raccomandano a tutte le ragazze che intendano restare incinte di mantenere i livelli di vitamina B12 superiori a 300 ng/ml già da prima della gravidanza: il cervello e il midollo spinale, infatti, si formano nei primi 28 giorni dal concepimento, prima che molte donne si accorgano di aspettare un bebè.
I ricercatori ammoniscono anche le vegetariane, perchè la classe di vitamine a cui appartiene anche la B12 è presente prevalentemente nella carne e negli alimenti di origine animale.

italiasalute.leonardo.it

This article comes from Biospazio
http://www.biospazio.it/

The URL for this story is:
http://www.biospazio.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=2361