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Impariamo a variare la nostra alimentazione 1
Date: Sabato, novembre 17 @ 05:40:21
Topic Alimentazione



Si parla di quantità e qualità dei cibi, ma
poco di varietà...

Siamo
abituati a dissertare sulla qualità dei cibi, sulle calorie o sulla
quantità di alimenti che dobbiamo introdurre giornalmente per una
salute ottimale.

Uno
dei problemi della moderna dietologia, spesso sottovalutato, riguarda
invece la varietà degli alimenti durante la giornata, la settimana,
l’anno.

A
nostro parere la nostra alimentazione è sempre più povera, da questo
punto di vista, e ciò si ripercuote gravemente sulla nostra salute.

Perché
è così importante variare l’alimentazione?.

Il
nostro sistema immunitario si sensibilizza contro tutto ciò che gli
compare davanti con troppa frequenza e per troppo tempo.

Ogni
sostanza, medicina o cibo che sia, ci fa bene per un certo periodo, poi
non fa ne male ne bene, poi fa male. E’ un discorso ben conosciuto in
omeopatia. Ogni rimedio ha un suo periodo d’azione, poi deve essere
sostituito, almeno come diluizione.

Anche
il buon senso comune ci può aiutare attraverso un esempio pratico.
Mangereste uova tutti i giorni, tre volte al dì? Che ne pensate di una
dieta a base di carote, mattina, mezzogiorno e sera? Il corpo, dopo un
periodo, darebbe sicuramente segnali di rifiuto, come nausea, vomito,
allergie o desiderio di altri cibi. Eppure certi cibi compaiono per
tutto l’anno più volte al giorno nei nostri piatti.

Pensiamo
al grano: lo introduciamo coi biscotti o le merendine al mattino, poi lo
mangiamo sotto forma di pane a pranzo, per terminare con la pasta la
sera. Per non parlare di pizza, dolci, piadine ecc, che compaiono nei
piatti principali di tutti i ristoranti.

Stesso
discorso per il latte. Lo mangiamo quotidianamente sotto forma di
yogurt, mozzarella, ricotta, formaggio, burro. Ma è sempre la stessa
sostanza, che per il sistema immunitario equivale alla stessa frequenza.
E questo ogni giorno per 365 giorni all’anno.

Il
terzo cibo “ubiquitario” è lo zucchero. Lo troviamo nei dolci, ma
anche nelle bevande in lattina, negli omogeneizzati e in moltissimi
altri cibi confezionati.

 


In
pratica solamente 2-3 cibi compongono oltre il 50% della nostra
alimentazione.

Perché
un errore così grossolano? Cosa è successo?

Da
piccoli, quando non potevamo farci capire, i nostri genitori hanno
cominciato a “saturarci” di biberon di latte 4 – 5 volte al
giorno. Anche se eravamo stufi di mangiare la stessa minestra, ogni
nostro segnale di rifiuto è andato perso tra i normali pianti e vagiti.

Più
tardi lo stesso meccanismo si è presentato con pasta e pane. Ogni
nostro eventuale rifiuto è stato stroncato da frasi come “mangia la
pasta che ti fa bene” oppure “ne devi mangiare ancora di pasta per
crescere”.

Dopo
le prime reazioni negative frustrate, il sistema immunitario ha dovuto
prendere atto che il cibo ripetitivo era un elemento costante della
dieta. Così ha diminuito i segnali di rifiuto. E si è instaurata una
reazione paradossa. All’arrivo nel sistema di un segnale
“negativo” si ha una risposta adrenalinica. Questa fa sentire il
corpo più vigile e energetico, anche se è una risposta ad una sostanza
tossica. Così è instaurata la consuetudine di mangiare proprio quegli
stessi cibi ogni giorno, per avere la iperincrezione di adrenalina che
fa sentire bene. E’ un tipo di droga di origine endogena.

Per
la nostra osservazione, chi mangia sempre gli stessi cibi pare avere una
struttura più rigida e un minor equilibrio, non solo nella resistenza
alle malattie ma anche dal punto di vista emotivo.

Curiosamente
ciò vale, talvolta, anche per luoghi e persone. In pratica una vita
sempre uguale può disabituarci alla eterna, costante, variabilità del
nostro ambiente.



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