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Il Wwf consiglia
Date: Martedì, dicembre 23 @ 18:55:42
Topic Ecologia


Ecco i pesci più ecologici per il cenone di Natale






ROMA
Semaforo verde per acciughe, ostriche, rombi chiodati d’allevamento, sgombri. Il Wwf consiglia questi pesci per il Cenone perchè compatibili con la salvaguardia degli stock e con un prelievo in mare sostenibile.

L’associazione ambientalista nella guida «Sai che pesci pigliare» chiede ai consumatori «cautela» nell’acquisto di mazzancolle, astici, seppie, sogliole, salmoni, orate, perchè sono specie che potrebbero andare incontro ad impatti eccessivi. Infine, dà lo «stop-rosso» per anguilla, pesce spada, tonno rosso, da evitare perchè un consumo anche ridotto può incidere sullo stato degli stock e la reperebilità risulta costosa dal punto di vista energetico.

I suggeriemnti del Wwf non si limitano a salvaguardare le specie più minacciate dalla pesca e ad evitare l’impoverimento del mare, ma anche a rendere i consumatori consapevoli della disponibilità stagionale dei pesci, un po’ come avviene per ortaggi e frutta. Non bisogna infatti trascurare il valore del prodotto locale e le tecniche di pesca: la caccia sempre più in profondità e più al largo fa sì che nei nostri mercati arrivino i merluzzi del Cile, le spigole della Patagonia, gli scorfani della Mauritania.

Con reti sempre più efficaci, si sono cominciate a trattenere a bordo delle navi solo le specie più vantaggiose dal punto di vista economico, rigettando tutto il resto, creando così la “tragedia” del bycatch, ovvero il riversare in mare tonnellate e tonnellate di pesce buono da mangiare ma di scarso valore commerciale. Senza considerare poi la pesca illegale, che non rispetta i limiti di cattura e le aree interdette, utilizzando attrezzi banditi ma estremamente efficaci. Sulle tavole dei consumatori arriva così pesce da tutto il mondo, spesso tanto trasformato da essere difficile da riconoscere. Il consumatore, continuando a pensare che il pesce venga da un mare a sè prossimo, non è più in grado di capire “che pesci pigliare”.

Per questo il Wwf dà il via libera all’acciuga, al cefalo, alla cozza, al gamberetto Mediterraneo, all’Ostrica, alla palamita sarda, alla pannocchia, al pollack, al rombo chiodato, allo sgombro, al sugarello e al totano. Bocciati invece l’anguilla, il bianchetto, la capasanta, la cernia, l’halibut della Groenlandia, il merluzzo dell’Atlantico settentrionale, il nasello, l’occhialone, la platessa, il pesce specchio, la rana pescatrice, la razza, lo squalo, il tonno ala lunga e il tonno rosso.

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