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Donna e di bassa statura: candidata a vivere cento anni
Date: Sabato, dicembre 13 @ 00:13:21
Topic Fisiologia


Il vino buono sta nella botte piccola..

5 marzo 2008



ROMA - Che la longevità sia scritta nei geni è una considerazione che trova sempre più riscontri nelle ricerche scientifiche.

Le ultime scoperte in materia di durata della vita, rivelano che le mutazioni genetiche che garantiscono lunga vita sono tutte appannaggio femminile. E, in aggiunta, regalano una statura più bassa, rispetto alla media della popolazione generale, di almeno 2,5 centimetri. La scoperta è frutto degli studi condotti dai ricercatori dell'Albert Einstein College of Medicine dell'università Yeshiva a New York, coordinati da Nir Barzilai. Ed è pubblicata dai Proceedings of the national Academy of Sciences. "Siamo a un passo dal capire perché alcuni individui vivono molto più di altri", dice Barzilai che ha identificato due mutazioni genetiche nei centenari appartenenti ai discendenti degli ebrei Ashkenaziti, la popolazione di origine ebraica preponderante nell'Europa centrale e orientale. La scoperta, inoltre, è stata confermata anche da risultati su vermi, mosche, lieviti e topi. Tutti gli esemplari di queste specie più longevi sono portatori delle stesse mutazioni.

Entrambe le mutazioni riguardano il recettore per il fattore di crescita insulino Igf1, che sovraintende la crescita e la maturità soprattutto durante il periodo della pubertà. Mutazioni del recettore dell'Igf1 ne distruggono i legami, rallentando sia il processo di maturazione che quello dell'invecchiamento.

(Cac/Dire)


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