Ci sono ulteriori conferme di un
effetto positivo della preghiera sulla guarigione altrui. 

di
Luciano Rizzo

 Su
L’Espresso, 2-8-2001 (espressonline)
compare un articolo sugli effetti della preghiera nella guarigione.

Nell’
ultimo anno ben 42 studi sono comparsi su riviste scientifiche che
confermano l’ efficacia della preghiera di altre persone per la
guarigione di ammalati.

In
particolare vengono citati nell’ articolo i lavori pubblicati sul
South Medical Journal e sul
West Journal Medicine. Viene
commentato il lavoro comparso su Archives of Internal Medicine: In uno
di due gruppi di malati di cuore si è fatto pregare amici e parenti per
la guarigione. Ciò non è avvenuto nel secondo gruppo. Nel primo gruppo
c’è stato un miglioramento superiore all’errore statistico.

Alla
fine dell’articolo questi fenomeni vengono spiegati cono il cosiddetto
“effetto placebo”. Ma recenti studi hanno ridimensionato, se non
addirittura eliminato l’eventuale
presenza di un effetto psicologico curativo (vedi altro articolo sul
sito). 

Ma
allora come spiegare questo effetto? Può forse aiutarci un fenomeno
fisico a cui siamo sottoposti spesso. Se tocchiamo l’antenna di una
radio, accesa su una stazione non ben sintonizzata, spesso ci accorgiamo
che il programma in onda si sente meglio. Che cosa è successo? Siccome
siamo in grado di captare le frequenze che ci circondano abbiamo fatto
noi da antenna ricevente. Potete ripetere l’esperimento con la TV.
Dopo averla accesa togliete l’antenna: perderete l’immagine, ma se
mettete un vostro dito al posto dell’antenna (non si prende alcuna
scossa) vedrete immediatamente meglio.

Ma
se possiamo captare possiamo anche trasmettere, ed è forse il caso del
fenomeno della preghiera di guarigione.


E’
un fenomeno  conosciuto ed utilizzato in Kinesiologia 
e Bioelettronica.