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Una gatta autoritaria, ma non troppo..
Date: Lunedì, ottobre 22 @ 10:36:44
Topic Veterinaria


Un interessante caso di veterinaria, risolto
con l'omeopatia. ( Articolo un pò difficile, più scientifico che divulgativo).

Autoritaria ma non troppo 


Marta, persiana di 4 anni. non
sterilizzata

Ad un anno di età incominciano i primi
problemi: sul collo e sulla regione lombare presenta una dermatite
superficiale, senza perdita di pelo con leggerissimo prurito, che si
aggrava leggermente durante la primavere e l’estate.


La gatta manifesta un carattere
sostanzialmente autoritario, dominante sugli altri gatti maschi
conviventi ( tre ), affettuosa con gli umani e con appetito vorace. Il
parametro appetito è stato tenuto in grande considerazione perché
durante la terapia omeopatica ha subito numerose oscillazioni ed ha 
rappresentato una delle manifestazioni ansiose più evidenti.


Esegue delle visite veterinarie in cui
vengono prescritti antibiotici e cortisonici. Migliora i primi tre mesi
ma poi la patologia si ripresenta ciclicamente ogni sei mesi peggiorando
lo stato fisico e caratteriale.


La gatta diventa sempre più nervosa e
aggressiva e la dermatite sempre più violenta.


Verso i tre anni si aggrava
ulteriormente. Vengono eseguite colture micotiche che danno sempre esito
negativo; nonostante l’evidenza dei fatti e l’impossibilità di
trovare una reale causa viene prescritta una terapia a base di
antimicotici e cortisonici per alleviare il prurito che si faceva sempre
più insistente; la proprietaria, dopo un mese di terapia senza alcun
risultato decide di non proseguire le terapie allopatiche e si rivolge a
me. La prognosi era comunque infausta visto la situazione del soggetto.


Alla visita la gatta presentava lesioni
cutanee generalizzate nella parte superiore del corpo: testa, collo,
schiena, zampe anteriori, con prurito intenso e dolore; erano presenti
eritemi diffusi, papule, croste con essudato, zone alopeciche, tragitti
fistolosi e lesioni emorragiche non cicatrizzanti diffusi anche sulla
superficie ventrolaterale del tronco.


La gatta si grattava continuamente e si
strappava il pelo.

 C’è da sottolineare che una delle sue due sorelle è stata
soppressa perché la sua patologia cutanea è stata considerata
incurabile. 


Nell’ultimo periodo subisce un
cambiamento caratteriale molto intenso: i gatti di casa vengono
continuamente picchiati e allontanati dal cibo, evita di sporcare nelle
casettine comuni, rifiuta anche il contatto umano e si ribella ad ogni
forma di affetto; si nasconde tutto il giorno, dorme ed esce solo per
mangiare, circa 7 - 8 volte al dì perché è voracissima. La
proprietaria mi riferisce che ruba anche il cibo in tavola e fa delle
scorribande sulle ciotole dai cani per veder se è avanzato qualcosa, lo
definisce un appetito “ spaventoso “.


Due volte al giorno esce in terrazzo
anche se fa freddo, ed è impaurita di tutto.


Ultimamente beve moltissimo. Beve anche
dopo mangiato e non mangia cibo secco bensì umido. La sete è comunque
un sintomo ben presente anche prima dell’aggravamento dei sintomi. Non
si lava mai.


La gatta non è sterilizzata; i calori
sono appena accennati, quasi assenti.


E’ di costituzione magra.


Non è mai stata vaccinata


La repertorizzazione non offre
ulteriori spunti di ricerca.

Iniziamo a modalizzare i pochi sintomi
disponibili nel presente e nel passato: 


Non si lava:  (
mind; washing, aversion to wash ) caratteristica costante; la gatta
, cosa molto strana proprio per una gatta, non si è mai lavata; nella
fase acuta si grattava, si rosicchiava e si strappava il pelo, ma non si
lavava. 


Infantile: ( mind; childish ) atteggiamento costante nella
fase in cui stava bene ( succhiava ancora la coperta a 4 anni! ), perso
completamente durante la fase acuta.


Sera: ( mind; cheerful,
evening )durante la sera è stata sempre più allegra e di buon
umore 


Appetito: ( stomach;
appetite, ravenous ) questo sintomo è quello che più mi ha
colpito; la gatta ha sempre avuto un appetito incredibile; durante la
fase più acuta della patologia cutanea l’appetito era addirittura “
spaventoso “. 


Dittatoriale: (
mind;  dictatorial )
questo tipo di atteggiamento era presenta anche prima, in maniera
minore, nei confronti degli altri gatti di casa; ritengo che comunque se
sono presenti più soggetti in uno spazio limitato si crei
inevitabilmente una certa gerarchia: i soggetti che per natura hanno un
atteggiamento dominante lo manifestano concretamente “mettendo in
riga” gli altri,  creando
una situazione di equilibrio che rimane tale fino a nuovi cambiamenti.
Inoltre Marta è l’unica gatta non sterilizzata del gruppo. Al
contrario l’atteggiamento di repulsione nei confronti dell’umano non
si era mai verificata in passato Più ripetuta era la soppressione dei
sintomi cutanei più l’atteggiamento “ mentale “ negativo
peggiorava.


Con i proprietari è sempre stata una
gatta molto dolce; quasi infantile perché all’età di 4 anni
succhiava ancora i maglioni fino a fare dei veri e propri buchi; dolce
ed affettuosa cercava spesso protezione sotto le coperte, nascondendo
soprattutto la testa. 


Si nasconde: ( mind; hiding, himself ) 
nella fase acuta è un sintomo molto marcato; la gatta si rintana
negli armadi ed esce solo per mangiare. Quando è nascosta si gratta e
le ferite peggiorano visibilmente; ogni volta che la proprietaria la
vede è sempre peggio; verosimilmente , come ha sempre fatto, si mette
sotto gli indumenti che trova nell’armadio. (  skin
itching, warm, bed, on becoming warm in ).


Il fatto di nascondersi in realtà non
è un sintomo ben chiaro, perché presuppone uno stimolo emozionale che
ne è all’origine. Possiamo tentare così, 
di scomporre questa sintomo ( mind - hiding, himself ) in diverse
parti:

1.  
Mind,
approach by person; being : la vicinanza con i proprietari si è interrotta
bruscamente; non vuole essere avvicinata neanche dagli altri gatti:
l’unico momento di contatto è per il cibo e lì diventa aggressiva.
Sulphur è presente in primo grado.


2. 
Mind
company aversion to: l’isolamento corrisponde ad un avversione alla compagnia;
anche qui Sulphur è presente  in
primo grado


3. 
Mind
touched aversion to being: non si fa toccare da nessuno; in questa rubrica Sulphur
non è presente. 

Freddo: ( generals; cold, amel. ) 
molto curiosa l’annotazione che la gatta esce in terrazzo anche
con temperature basse per dormire per alcune ore fuori. Penso che i
sintomi cutanei vengono migliorati dal freddo e peggiorati dal caldo,
visto che da quando  si
nasconde negli armadi la situazione è peggiorata. 


Sete: ( stomach; thirst large quantity for ) la
sete è stata sempre presente per grande quantità d’acqua con scarsa
frequenza. 


Le lesioni cutanee sono così varie ed
ampie da non riuscire a caratterizzarle o modalizzarle; l’unica cosa
che mi sembrava importante era che le lesioni sulla testa e sul collo
peggioravano con il caldo, quando stava tanto nascosta negli armadi. 


6
novembre 2000
viene prescritto Sulphur 30 ch tre granuli al dì per 7 giorni,
poi pausa.


13
novembre
: esce definitivamente dall’armadio ma non si lascia ancora
toccare o avvicinare; più volte durante il giorno esce all’aria
aperta e lì rimane per parecchio tempo; l’appetito è meno intenso.
Le lesioni cutanee si asciugano un po’ anche perché Marta si gratta
di meno.


22
novembre
ha ricominciato a nascondersi; anche l’appetito è tornato “
spaventoso “; manifesta una marcata aggressività nei confronti degli
altri gatti; cerca sempre l’aria fresca e vuole uscire. I sintomi
fisici peggiorano notevolmente soprattutto a livello della base della
coda  e agli arti inferiori


25
novembre
la dermatite è meno intesa localizzata quasi esclusivamente
all’attaccatura della coda: Marta non si nasconde più, ha ripreso i
contatti con i proprietari e l’appetito 
è calato notevolmente.


28
dicembre
è ricresciuto il pelo quasi dappertutto, sono scomparse le
lesioni.


25
gennaio 2001
ricompaiono delle crosticine attorno al collo e ricomincia a
grattarsi; aumenta l’appetito ma l’aggressività è molto ridotta;
le viene somministrato sulphur 30 ch dinamizzato per tre giorni.


29
gennaio
miglioramento sia dal punto di vista fisico che caratteriale;
ritorna a dormire con i proprietari.


30
marzo
ricompaiono alcune piccole croste sul collo e sulla testa;
scompaiono da sole dopo 2 giorni


15
giugno
attualmente l’appetito si è ridimensionato notevolmente,
mangia regolarmente, gioca, è affettuosissima; ha perso notevolmente in
aggressività

Conclusioni 


Una rubrica molto interessante che può
fare da spartiacque nel trattamento omeopatico del gatto è: mind
washing, aversion to wash; ci sono “ solo “ 16 rimedi.


Un gatto che non si lava è molto
particolare, poiché per natura sono animali molto puliti.


Inizialmente avevo dato più peso
all’atteggiamento dittatoriale di Marta; in seguito ho capito che
esisteva anche una certa gerarchia all’interno della casa e che
essendo l’unica gatta non sterilizzata tra maschi castrati, Marta era
inevitabilmente il capo.


Il sintomo appetito nel tempo ha subito
molte oscillazioni, fino a collocarsi non più in posizione estrema ma
in una intermedia di “ sano appetito “.


Come rimedio antipsorico l’ho tenuto
maggiormente in considerazione visto che anche le sorelle ( quelle
ancora in vita ) hanno gli stessi medesimi problemi.


Un’altra considerazione, ormai ben
consolidata nella prassi omeopatica, riguarda il peggioramento dei
sintomi mentali per soppressione dei sintomi cutaneo - periferici.

Anche questa è una rubrica che nella
pratica viene molto spesso presa in considerazione.


Esistono vari tipi di aggressività nel
gatto;  nel libro : “ Il
comportamento degli animali domestici “ 3° ed. di K.A.Houpt,
l’aggressività nel gatto viene così suddivisa:


aggressività verso le persone:


·    
di
tipo predatorio


·    
di
dominanza


·    
ridiretta: 
gatto che aggredisce il proprietario perché vede un altro gatto
dalla finestra


·    
legata
alla paura o alla territorialità 


aggressività verso altri gatti:


·    
territoriale


·    
ridiretta 


Nella gatta Marta il carattere di
dominanza è sfociato in aggressività verso i proprietari e verso gli
altri gatti con una modalità di tipo esponenziale.


Ho avuto difficoltà ad inserire questo
atteggiamento nella divisione riportata nel libro; penso che sia dovuta
non tanto a fattori esterni quanto ad un approfondimento della patologia
verso livelli più alti, ( come è il livello emozionale rispetto al
livello fisico ).


 Constatare che in Mind,
eruptions, mental symptoms after suppressed ci sono 18 rimedi tra
cui Sulphur in 1° grado, mi ha confermato l’esattezza del
ragionamento.


Un po’ tirata 
per i capelli può essere anche la rubrica Mind,
sadness, eruptions suppressed with, poiché il fatto che la gatta si
ritirasse negli armadi e non volesse più giocare rappresenta comunque
un esperienza animica di chiusura, come lo è la tristezza. Ci sono solo
due rimedi: Sulphur è presente in 3° grado.


Anche se difficilmente si riesce a
condensare la complessità dell’animale nell’immagine del “
filosofo magro, curvo e cencioso “ di Hering, ciononostante penso che  Sulphur sia un rimedio che abbia agito abbastanza in
profondità, considerando che la potenza è stata un 30 ch e che il
dosaggio è stato ripetuto per un tempo molto breve rispetto alla durata
della malattia.

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