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Leggere protegge il cervello dai danni da piombo
Date: Sabato, settembre 01 @ 00:12:02
Topic Ecologia


L'inaspettata conclusione da una ricerca del Centro di neurologia occupazionale e ambientale di Baltimora


I lavoratori che lavorano in settori industriali in cui si ha a che fare con il piombo, e che sono quindi esposti al rischio di intossicazione cronica, risentono in misura minore degli effetti nocivi sul cervello di questa sostanza se sono assidui lettori. L'inaspettata conclusione è frutto di una ricerca condotta dal Centro di neurologia occupazionale e ambientale di Baltimora, ed è riportata in un articolo pubblicato sull'ultimo numero di "Neurology", rivista edita dalla American Academy of Neurology.
Da molto tempo è noto infatti che l'esposizione occupazionale al piombo può comportare effetti negativi sulla perfetta funzionalità di diverse aree cerebrali e che può interferire con le capacità cognitive.

Lo studio ha coinvolto 112 lavoratori dello stato del New Brunswick, in Canada, che sono stati sottoposti a una serie di batterie di test cognitivi e motori, valutando al contempo sia la storia lavorativa dell'esposizione al piombo sulla base di campionamenti ematici, sia la loro "riserva cognitiva".

Da questi dati sono emersi due distinti gruppi di lavoratori, ad alta e a bassa riserva cognitiva.

"Anche se i due gruppi avevano subito esposizioni al piombo simili, gli effetti cognitivi del piombo erano 2,5 volte più marcati nei lavoratoci con scarsa propensione alla lettura. Per contro, gli effetti del piombo sulle capacità motorie risultava del tutto confrontabile nei due gruppi" ha detto l'autrice dello studio, Margit L. Bleecker. "Ciò suggerisce che un'elevata riserva cognitiva abbia un effetto protettivo tale da consentire a questi lavoratori di conservare meglio le proprie funzioni anche se il piombo ha comunque danneggiato il sistema nervoso centrale, come è dimostrato dalle prestazioni motorie."

Esistono diverse teorie sui possibili meccanismi d'azione con cui questa riserva cognitiva protegge il cervello: " fra queste - dice la Bleecker - quella secondo cui l'aumento della concentrazioni delle sinapsi corticali fornirebbe una maggiore capacità cerebrale e una maggiore facilità a utilizzare circuiti cerebrali alternativi." (gg)

lescienze.it

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