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Latte e tumori alla mammella
Date: Mercoledì, luglio 04 @ 00:07:40
Topic Tumori


Le donne a rischio tumore della mammella devono berne poco
mercoledì 27 settembre 2006
ROMA, 27 SET - Per quelle donne che hanno in famiglia molti casi di tumore alla mammella e quindi sono ad alto rischio di sviluppare a loro volta il tumore per predisposizione genetica alla malattia, forse e' meglio bere poco latte e diminuire anche le porzioni di formaggio e yogurt.
Il consiglio e' di Franco Berrino dell'Istituto Nazionale Tumori (INT) di Milano in quanto vi e' il sospetto che il latte sia un fattore di rischio nelle donne gia' predisposte e che un bicchiere di latte al giorno raddoppi il rischio per queste donne. Il sospetto viene da uno studio su oltre 3000 donne con cancro alla mammella di 9 centri di oncologia (studio COS) per individuare i fattori di rischio ambientali particolarmente per coloro che hanno gia' un rischio genetico, ha spiegato Berrino nel corso del convegno ''La Prevenzione Dei Tumori Negli Adolescenti e Nei Giovani Adulti'' che si tiene, in memoria di Giorgio Ratti, all'Istituto Superiore di Sanita'. Dallo studio e' emersa anche la conferma che tra tutte le verdure quelle veramente utili come fattore protettivo anti-cancro alla mammella sono le crucifere, ovvero cavoli, cavolfiori, rape e altre della stessa famiglia: una porzione a settimana di queste verdure, ha detto Berrino, puo' dimezzare il rischio di ammalarsi. Tra i tumori giovanili, riguardanti cioe' individui dai 15 ai 39 anni, quello alla mammella ha l'incidenza piu' elevata (18,6 nuovi casi annui per 100 mila abitanti). Per questo tumore sono ben note le mutazioni che determinano una predisposizione ad ammalarsi, quelle a carico dei geni BCRA. Per le donne portatrici di queste mutazioni il rischio di ammalarsi e' maggiore, e' necessario quindi stare particolarmente attente agli stili di vita, all'alimentazione e ad altri fattori. Nello studio COS, ha ricordato Berrino, sembra emergere una relazione tra il consumo di latte e il rischio di ammalarsi, probabilmente, ha ipotizzato lo studioso, perche' il latte aumenta la concentrazione di uno dei fattori di crescita piu' noti alleati del tumore, il fattore insulino-simile 'IGF-1'. Al momento, ha concluso Berrino, ''stiamo conducendo uno studio con donne a rischio tra i 35 ed i 45 anni per verificare quest'ipotesi''. Le donne dovranno mangiare per un anno presso l'INT e la loro dieta sara' strettamente monitorata cosi' da stabilire il ruolo tra i vari cibi e i livelli di IGF-1 e tra questo fattore di crescita e il rischio di ammalarsi.

Fonte: Ansa/Federfarma


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