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L'aria delle nostre città
Date: Mercoledì, giugno 06 @ 09:49:06
Topic Ecologia


Milano e Torino, oltre ad alcune zone nei Paesi Bassi e in Polonia, sono i centri europei caratterizzati dai più alti valori di concentrazione di Pm 2,5, le polveri totalmente inalabili che entrano subito nel sangue.



ALESSANDRO MONDO

Il poco invidiabile record è stato assegnato ieri da Roberto Bertollini, direttore del Programma Salute e Ambiente dell’Oms, in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente: «Secondo le linee-guida dell’Oms il Pm 2,5 dovrebbe attestarsi sui 10 microgrammi per metro cubo mentre a Milano e a Torino tocca regolarmente i 35/40». L’esperto ha spiegato anche che «in Italia il 20 per cento della mortalità è riconducibile a cause ambientali prevenibili». Dati confermati da quelli del Cnr. Secondo il Centro nazionale della Ricerca sono circa 8 milioni gli italiani che vivono in zone ad alto rischio ambientale, nelle 13 maggiori città italiane lo smog uccide in media 8.220 persone l’anno a causa della concentrazione delle polveri sottili. Il che equivale al 9 per centodella mortalità per gli «over 30», incidenti stradali a parte. Dati che confermano i più foschi scenari ambientaliti.

Emergenza nell’emergenza, resta la peculiarità di Torino e Milano. Sergio Chiamparino, incoronato sindaco di una fra le città più «gasate» d’Europa, invita alla prudenza: «Dire che le grandi città sono inquinate, a maggior ragione se non si trovano sulle coste ma sono circondate dai monti, è un’ovvietà. Per questo servirebbero analisi comparative al netto delle condizioni-meteo». Il sindaco non entra nel merito dei dati: «Ci mancherebbe, non sono un esperto. Posso solo dire che, stando a studi di importanti epidemiologi, l’aspettativa di vita a Torino risulta superiore a quella dei centri montani. Insomma: attenzione a non drammatizzare».

Questo non significa nascondersi il problema. Il sindaco lo dice chiaro: «Siamo in ritardo su alcune politiche ambientali, in particolare quelle che puntuano al potenziamento del trasporto pubblico». Ma con altrettanta chiarezza conta i soldi che mancano all’appello di alcuni progetti: «Sto ancora aspettando che mi finanzino il prolungamento della linea uno del metrò oltre il Lingotto... Anche questo significa fare il sindaco di una grande città. A Monaco, dove hanno cominciato ad investire sul trasporto pubblico trent’anni fa, hanno otto linee di metropolitana. Cinque a Barcellona. A Milano, che è la città italiana più avanzata, si sono fermati a due».

Dalla Regione confermano che i dati dell’Oms sono tutto fuorchè una barzelletta. «Colpa delle condizioni meteo sulla Pianura padana, come dimostrano le fotografie del satellite, ma non solo», interviene l’assessore Nicola de Ruggiero (Ambiente). Il Piemonte, che insieme alle altre Regioni del Nord ha sforato negli ultimi anni il limite dei 35 giorni di superamento delle polveri, rischia di vedersi attribuire da Bruxelles sanzioni equivalenti a 15-20 milioni di euro l’anno. «In realtà non andrà così - spiega de Ruggiero -. Abbiamo chiesto al Consiglio europeo di poter investire la cifra equivalente in politiche di tutela ambientale come quelle già previste nel Piano stralcio sulla monbilità. In prima battuta la nostra richiesta è stata accolta». Anche così, non c’è nulla per cui stare allegri.

lastampa.it

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