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Pesce spada al DDT
Date: Lunedì, ottobre 09 @ 00:23:22
Topic Ecologia


Trovato in numerosi pesci del mediterraneo



Uno studio del Wwf e dell'Università di Siena denuncia la presenza di inquinanti chimici in una delle prelibatezze del Mediterraneo, il pesce spada. Nei 29 campioni di pesce pescati nel Tirreno sono state rilevate in tutto 15 tipologie di sostanze tossiche appartenenti ai gruppi dei pesticidi organoclorurati (Ddt e Hcb) e dei ritardanti di fiamma bromurati (8 tipi di Pbde). Entrambi i gruppi presentano proprietà di distruttori endocrini: provocano danni al sistema ormonale e alterano le funzioni neurologiche, comportamentali e riproduttive, costituendo un rischio per la salute umana e per gli ecosistemi. ''Il pesce spada, come predatore al vertice della catena alimentare, è un indicatore strategico del livello di contaminazione del Mediterraneo”, dice Eva Alessi, consulente scientifico del Wwf Italia. “Non è azzardato dire che flora e fauna in questa regione sono sottoposte a uno stress chimico''. Per questo sono importanti i controlli sulla presenza degli inquinanti organici persistenti, che derivano da prodotti e sottoprodotti dell'industria, si trovano negli oggetti e arredi più comuni delle nostre case (computer, televisori, tappeti) e si propagano per mezzo dell'aria e dell'acqua. I risultati della ricerca rafforzano l'appello degli ambientalisti al Parlamento europeo per votare il prossimo autunno un regolamento “Reach” che riduca drasticamente l'esposizione alle sostanze chimiche dannose. (m.r.)
(mercoledì 30 agosto 2006)
galileonet.it

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