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Tantra e sessualità
Date: Sabato, settembre 22 @ 02:10:29
Topic Sessualità



Migliorare la percezione della nostra
sessualità cambia in meglio la nostra vita.

Articolo
di Edi Pizzi

L'intenso
desiderio sessuale del quale siamo pervasi per la maggior parte della
nostra vita, e la  consapevolezza
di ogni singolo essere vivente che è grazie a questo stesso appetito
che dobbiamo la nostra vita, ci conducono a rivedere il concetto del
"peccato originale". Essendo un bisogno fisiologico è inaccettabile 
la definizione
di "peccato", e tantomeno quella di "originale", 
consentendoci perciò un diverso approccio con la nostra
energia sessuale,  permettendoci di riscoprirne la nobiltà intrinseca
in qualcosa che meglio definirei come "l'energia che crea la
vita". 

E'
solo ascoltando il nostro impulso sessuale che possiamo riconoscere la
potenza di questa energia vitale. Travolgente impulso biologico del
quale troppo spesso ci sentiamo vittime. Ma, come se riconoscerne
fiduciosi l'animalità intrinseca ci rendesse esseri meno dignitosi,
cediamo al desiderio di differenziarsi dal mondo animale. Con un
atteggiamento che ne conferma solo la presunzione, finiamo per negarne
l'esistenza o la naturalezza, generando così frustrazioni e sensi di
colpa, che finiamo per proiettare sui nostri partners e scaricare sui
nostri figli.

Quando
questo desiderio viene invece semplicemente vissuto, possiamo scoprire
che nella nostra sessualità abbiamo inevitabilmente riversato, oltre ai
nostri desideri, anche l'universo delle sensazioni e delle emozioni
relazionate con le nostre più felici aspirazioni e con le nostre
delusioni, nonché i relativi "mostri", risultato della nostra
storia di repressione o negazione sessuale; Il mondo cioè del nostro
sentire emozionale.

Ma
il sesso non è solamente biologico ed emozionale bensì legato anche
all'essenza stessa della vita, è dunque "forza creativa" a
tutti i livelli dell'esistenza. L'erotismo con il suo travolgente
impulso, ci permette (e a volte impone), e ci induce (o costringe) a
relazionarci con sentimenti che altrimenti sarebbero molto lontani dalla
vita di tutti i giorni. Il desiderio sessuale è per ognuno di noi anche
un buon motivo per il quale vale sempre la pena di rischiare di uscire
dalla nostra staticità, dalla nostra separazione, di apprezzare la
bellezza, di essere meno egocentrici. e ... di aprire il nostro cuore. 
Ci permette quindi di imparare ad amare.

L'erotismo
dunque come un ponte che congiunge il sesso e l'amore.

Se
riconosciamo che siamo corpo mente e spirito, e che agiamo
consapevolmente su questi tre livelli quando c'è un sano sviluppo dell'
essere, allora possiamo anche riconoscere che separare il sesso e
l'amore è una malattia. 

 Da
questo punto di vista l'espressione sesso senza amore è indicativa di
una frattura, di una separazione dello spirito dalla mente e dal corpo.
E' una separazione interiore.

Se
facciamo sesso senza riconoscere la presenza dell'amore, o pensando che
non c'è amore, stiamo indebolendo la nostra mente, senza rigenerare il
corpo ed obliando lo spirito. Ed i risultati sono ovvi!

Se
sesso ed amore sono uniti allora la scintilla dell'eros è accesa e
faremo l'amore con tutto il nostro corpo, la nostra mente ed il nostro
spirito, permettendo che l'alito della vita alimenti ogni parte del
nostro essere.

Alla
luce di questi elementi è evidente che la sessualità ci può portare
verso ciò che avvolge il più grande mistero dell'universo umano: la
Coscienza dell'AMORE.

Allora
fare l'amore può comportare l'attivazione della parte migliore di noi
stessi. Quella parte in cui vivono le nostre migliori qualità che un
tempo venivano chiamate virtù. Coltivare ed esprimere le virtù è
connesso alla evoluzione dell'essere umano.

In
culture diverse dalle nostre, per esempio nelle civiltà primitive, in
cui si considerava l'individuo come l'unione di mente corpo e spirito,
gli adolescenti dovevano superare una serie di prove dure e ripetitive
attraverso le quali il bambino diventava un adulto consapevole ed
equilibrato con una coscienza in espansione.

In
realtà queste prove sviluppavano le virtù. Infatti erano prove atte a
formare la volontà, a coltivare la pazienza, a potenziare la capacità
di attenzione, la gentilezza ed il coraggio, il senso di giustizia e la
compassione.

Così
insegnavano a controllare la mente ed il corpo, a percepire ed a usare
le emozioni come parte della comprensione della realtà, ed a vivere il
dolore come parte della vita.

Alla
luce di ciò è possibile considerare virtù le nostre potenti energie
umane positive, coltivate e nutrite dentro di noi ed accresciute
esprimendole quotidianamente a coloro che amiamo e con cui lavoriamo.

Per
questo, prima che l'amore e il sesso possano essere condivisi con un
altro essere, su un piano più elevato, è necessario che l'individuo
sia capace di essere emozionalmente stabile ed indipendente. La capacità
di riconoscere e di saper prendersi cura, ma anche di saper condividere,
le proprie emozioni più profonde e più segrete è una garanzia di
rispetto reciproco, fondamentale in una relazione intima, anche di breve
durata.

L'indipendenza
emozionale è strettamente legata alla capacità di godere del momento
presente, liberandoci dall'illusoria sensazione che il nostro benessere
o malessere dipenda da qualunque altra persona.

La
maggior parte delle persone pensa di poter essere felice solo in
particolari circostanze, quando cioè tutto va per il verso giusto. In
realtà il nostro grado di felicità è determinato non dalle cose che
accadono, ma dal nostro atteggiamento in relazione ad esse.

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