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Tassa sullo zucchero negli USA
Date: Mercoledì, luglio 19 @ 00:21:50
Topic Alimentazione


Lo zucchero fa più male del previsto. Invece di essere tolto dal commercio, come per i farmaci tossici, la soluzione è tassarlo

Negli Stati Uniti gli amanti della Coca Cola e del MacDonald’s dovranno presto cambiare le loro abitudini alimentari . Volenti o nolenti. L'American Medical Association (AMA) ha infatti proposto due nuove linee politiche per cercare di far cambiare agli statunitensi quello stile di vita difficile da sradicare che viene alimentato dalle industrie alimentari, ma che – purtroppo – mette a rischio la salute dei cittadini. Le due politiche votate al congresso annuale dell’AMA sono: la riduzione del sale nei cibi confezionati e in quelli serviti al ristorante, e l’introduzione di tasse sulle bevande analcoliche a base di zucchero.

È ormai risaputo che un consumo eccessivo di sale contribuisce all’innalzamento della pressione arteriosa e allo sviluppo delle malattie cardiovascolari correlate quali l’infarto e l’ictus. Ma la maggioranza degli americani consuma molto più della dose giornaliera di sale che viene raccomandata dalla Food and Drug Administration. “Basta una porzione di zuppa in scatola venduta nei supermercati per consumare metà della dose di sale raccomandata, mentre è sufficiente mangiare un piatto di lasagne ai ristorante per superarla completamente”, porta come esempio il cardiologo James Rohack per sottolineare la necessità di limitare il contenuto di sale, tanto nel cibo industriale, quanto in quello dei ristoranti. L’AMA propone come risoluzione l’introduzione di regole più severe con l'obiettivo di dimezzare, nei prossimi dieci anni, la quantità di sale usata nei prodotti industriali e nei piatti serviti ai ristoranti, bar e fast food. Inoltre, richiede che venga migliorata l’informazione riportata nelle etichette affinché venga dichiarata al consumatore, in modo chiaro ed evidente, la quantità di sale contenuta nel prodotto confezionato.

La seconda politica votata al congresso è la sugar tax per bevande ad alto contenuto di zucchero, quali la Coca Cola e la Pepsi. I medici americani richiedono che venga imposta una tassa simile a quella già in vigore negli Stati Uniti per gli alcolici e le sigarette, con l’obiettivo di ridurre il consumo di queste bevande ipercaloriche che sono in parte responsabili della crescente incidenza di obesità che si sta osservando negli ultimi anni negli Stati Uniti.

A quanto pare le industrie alimentari e le catene alimentari statunitensi dovranno presto cambiare le loro politiche di marketing come è successo all’industria del tabacco. Volenti o nolenti, dovranno investire su prodotti più salutari e puntare a una informazione chiara, completa e corretta già a partire delle etichette, mandando in pensione quelle manovre di marketing che finora servivano per garantirsi gli utili – anche se a discapito della salute dei suoi potenziali clienti. Perché ormai non solo le regolamentazioni stanno diventando sempre più restrittive. Anche i consumatori sono sempre più consapevoli delle conseguenze di una cattiva alimentazione grazie alle campagne per la promozione della salute. Negli Stati Uniti il recente documentario “Super size me”, diretto e interpretato da Morgan Spurlock, ha lanciato un messaggio chiaro alla popolazione su come è facile diventare McDonald's dipendenti mettendo in pericolo la propria salute. Il volume delle vendite della McDonald’s è in calo…

Fonte: Press release. AMA calls for measures to reduce sodium intake in U.S. diet.
Press release. AMA passes new policies on ending alcohol ads on college sports telecasts, smoking bans, warning labels on video games and HPV education programs.

laura tonon


Il Pensiero Scientifico Editore

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