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Dentisti di novemila anni fa
Date: Martedì, maggio 16 @ 00:03:10
Topic Odontoiatria Naturale


Sono vecchi di almeno 9000 anni i primi tentativi, peraltro riusciti, da parte dell'uomo di curare le carie.


La prova arriva da un villaggio neolitico del Pakistan dove un'équipe di ricercatori italiani e francesi ha scoperto alcuni denti appartenenti a uomini vissuti intorno al 7500 a.C., sui quali sono ben visibili i segni lasciati dalla punta di selce usata dai primi dentisti.

La scoperta, pubblicata su "Nature" (vol. 440 n. 7085) è stata realizzata da ricercatori dell'Università di Roma La Sapienza guidati da Alfredo Coppa del Dipartimento di Biologia Animale e dell'Uomo e di quelli del Museo Etnografico Pigorini guidati da Luca Bandioli.

I reperti sono stati portati alla luce alcuni anni fa nel corso degli scavi del sito neolitico di Mehrgarh, in Pakistan. Analizzando nel dettaglio alcuni degli oltre 4000 denti recuperati, l'attenzione dei ricercatori si è concentrata su alcuni forellini molto particolari che a prima vista sembravano essere quelli propri di una carie presenti su undici denti. Un'analisi più attenta dei forellini e la scoperta contestuale di una sepoltura in cui sono state rinvenute diverse punte di trapano in selce hanno spinto i ricercatori ad approfondire l'ipotesi che quei fori fossero il risultato di vere e proprie trapanazioni a scopo terapeutico. I fori sono stati sottoposti a ulteriori e più dettagliate analisi, inclusa la microscopia ottica a luce riflessa e la microtomografia, che hanno permesso di evidenziare le tracce delle punte di selce sulla struttura del dente.

Il lavoro dei ricercatori non si è però fermato. Infatti si è cercato anche di capire in quale modo, al tempo in cui l'uomo stava iniziando ad addomesticare le prime piante, questi dentisti riuscivano a praticare dei fori tanto precisi da poter essere scambiati con quelli che vengono effettuati ai giorni nostri nei normali studi odontoiatrici. "Molto probabilmente - ha spiegato Luca Bondioli - i dentisti di Mehrgarh usavano i trapani impiegati nella perforazione delle perline (strumenti ancora in uso in India) azionati da un arco che fa girare una punta di selce montata su un supporto di legno". Gli esperti dell'Istituto Centrale del Restauro (ICR) hanno ricostruito questi strumenti e hanno provato a effettuare su modelli alcuni di questi fori con successo. "Molto probabilmente l'intera operazione - ha spiegato Massimo Vidale, archeologo esperto di artigianato preistorico dell'ICR - durava al massimo un minuto ed era sufficiente a curare il dente del malato".

5 aprile 2006


Redazione Lanci - Agenzia ZadiG Roma



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