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Il valore economico degli insetti
Date: Sabato, maggio 06 @ 00:54:48
Topic Ecologia


La stima riguarda il solo valore degli insetti allo stato naturale


L’importanza economica di insetti come le api o i bachi da seta è ben nota e riconosciuta, ma quella di altre specie di invertebrati non era mai stata valutata. Due ricercatori - John E. Losey della Cornell University e Mace Vaughan della Xerces Society, un’organizzazione no profit per la protezione degli invertebrati – si sono cimentati nell’impresa, pubblicando i risultati del loro studio sull’ultimo numero di BioScience.
Nell’eseguire le loro stime Losey e Vaughan si sono limitati a considerare il valore economico di soli quattro tipi di “servizi” – vale a dire concimazione, controllo degli infestanti delle coltivazioni, impollinazione e nutrimento per animali selvatici – forniti dagli insetti allo stato naturale, escludendo cioè quelli relativi a insetti di valore commerciale riconosciuto, perché appositamente allevati come antagonisti di organismi dannosi, o simili.
Gli stercorari e altri coleotteri, per esempio, riducono l’impatto dei parassiti su piante e animali, e rendono l’azoto più agevolmente disponibile ai vegetali. Secondo gli autori, il valore della sola azione di controllo degli agenti che infestano le coltivazioni ammonta, nei soli Stati Uniti, a 4,5 miliardi di dollari. 3 miliardi di dollari sarebbe invece il valore dell’impollinazione naturale. Tirando le somme di tutte le cifre inanellate dai due ricercatori, si arriva a concludere che il contributo dato dagli insetti all’economia degli Stati Uniti corrisponderebbe ad almeno 57 miliardi di dollari.

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