Biospazio

400 italiani al giorno in ospedale per effetti collaterali
Date: Mercoledì, maggio 03 @ 00:01:23
Topic Farmaci


Lo spiega Silvio Garattini, direttore dell'Istituto Mario Negri, al Forum 'In salute oggi' tenutosi in marzo 2006 all'Università Statale di Milano

Improvvisi sanguinamenti, macchie, rossori o altri danni cutanei, ipotensione o ipoglicemia. ''Questi i più comuni effetti collaterali dei farmaci, che spingono circa 400 italiani al giorno al ricovero in ospedale''. ''Tanti sono, secondo dati del ministero della Salute, i ricoveri legati all'uso dei medicinali nel nostro Paese. Problemi, però, che il semplice buon uso dei farmaci non può evitare'', ha detto l'esperto all'AdnKronos Salute. La categoria più a rischio di incappare in effetti indesiderati è composta dagli anziani, prosegue il farmacologo, ''perché prendono più medicinali. C'e' poi chi vi incappa per 'colpa' di un peculiare corredo genetico''. Il problema, sottolinea il farmacologo, è che i farmaci da ''strumento di salute'' stanno diventando ''beni di consumo''. Basta guardare i numeri. In Italia, ha ricordato Garattini, ogni giorno il Servizio sanitario nazionale spende in farmaci circa 32 milioni di euro e gli italiani ne tirano fuori direttamente altri 17 milioni. E, sempre ogni giorno, circa 30mila informatori farmaceutici visitano dagli 8 ai 10 medici ciascuno. Per non parlare dei mass-media, cui quasi ogni giorno viene annunciata qualche nuova scoperta: giornali e tv creano una grande attesa fra malati e familiari, ''la quale purtroppo - ha detto Garattini - si traduce spesso in una delusione''. L'esperto ha denunciato la tendenza non solo italiana a cedere a una mentalità farmacocentrica, che ''fa dimenticare quanto sia importante prevenire le malattie attraverso l'adozione di buone abitudini di vita''. Non solo. Oggi, ha ricordato il farmacologo, i medicinali vengono valutati sulla base di tre caratteristiche: qualità, sicurezza ed efficacia, e non è necessario fare confronti con prodotti già esistenti per le stesse indicazioni. Non è necessario insomma dimostrare che il nuovo prodotto abbia qualche 'valore aggiunto', rispetto ai vecchi. Così si tende a creare confusione, ad esempio al momento di stabilire a livello nazionale se ammettere alla rimborsabilità i medicinali approvati dall'Emea (Agenzia del farmaco europea). Garattini ha citato il caso dei Coxib, confrontandoli con gli anti-infiammatori di prima generazione, i Fans. Sul piano dell'efficacia ''non esistono differenze'', ha sottolineato, mentre i Coxib hanno il vantaggio di essere meno tossici per il sistema gastrointestinale. ''Ma non sono comunque privi di effetti gastrotossici - ha aggiunto - inoltre bisogna tener conto degli effetti tossici a livello cardiologico e del prezzo maggiore dei medicinali più nuovi. Insomma, a conti fatti il vantaggio dei nuovi farmaci antinfiammatori rispetto ai vecchi non si spiega, nell'ottica della rimborsabilità e del rapporto rischio-benefici: il buon senso vorrebbe che i Coxib venissero riservati solo ai pazienti che non tollerano i Fans''.

adnkronos 2006

This article comes from Biospazio
http://www.biospazio.it/

The URL for this story is:
http://www.biospazio.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=1440