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Il telefonino: la tua voce, sempre e ovunque.
Date: Domenica, marzo 12 @ 00:35:49
Topic Elettrosmog


Addio alla vita privata..

E anche la tua disattenzione verso chi ti circonda, il tuo tempo libero rubato dal lavoro, tanti momenti rovinati da uno squillo o da un messaggino, un momento di relax andato in fumo per una chiamata che ti ha fatto perdere le staffe.
Perché è vero che questo prezioso apparecchio portatile è ormai diventato parte integrante delle nostre vite, appendice (quasi) naturale del nostro corpo, in grado di farci sentire ‘sempre connessi’, sempre raggiungibili, a portata di mano e d'orecchio in qualsiasi momento, ma è altresì innegabile che oramai il cellulare è diventato addirittura invadente.
Uno studio pubblicato sulla rivista americana “Journal of Marriage and Family” conferma questo assunto sentenziando che il telefonino interferisce irrimediabilmente con la vita familiare, spesso mettendola addirittura in crisi. Pare infatti che negli Usa siano sempre più numerosi i mariti e le mogli che si rivolgono a psicologi e assistenti sociali per chiedere aiuto, per farsi suggerire la soluzione che permetta di gestire la vita domestica tra una telefonata e l'altra. Ma soprattutto per riuscire a separare la propria vita privata dal lavoro, un lavoro che proprio ‘grazie’ al cellulare non ha più orari, non ha più pause, non ha giorni di festa né di riposo. Le ansie e i problemi della giornata lavorativa non riescono più a essere messi da parte, ma vengono riversati tra le mura di casa, su tutti i componenti della famiglia, che diventano sempre più insoddisfatti e stressati. Bambini compresi.
Senza parlare poi di tutte le volte in cui capita di trascorrere intere mezz'ore a discutere al telefonino magari proprio mentre si è in compagnia di qualcuno che non si vede da tempo, che resta lì in silenzio, pazientemente – con un finto sorrisetto di cortesia, della serie “non c'è nessun problema, figurati, fai pure!”, pensando in realtà che “la prossima volta che mi cerchi avrò sicuramente qualcos'altro da fare”.
Insomma, se da un lato la telefonia mobile agevola senza dubbio la comunicazione, dall'altro invece riesce a danneggiare le relazioni personali, quelle vis-à-vis. Ma se pensate che per liberarsi del problema sarebbe sufficiente premurarsi di mettere a nanna l'apparecchio prima di entrare in casa, oppure ogni qualvolta vi sia necessità di privacy e tranquillità, vi sbagliate. Secondo una ricerca condotta dalla sociologa Noelle Chesley, della University of Wisconsin-Milwaukee, infatti, spegnere il telefonino non dà alcun beneficio, in quanto il possessore - dopo averlo spento - continua a pensarci domandandosi “e se qualcuno mi cerca?” o “sarà mica il caso che lo riaccenda?”.
E si ricomincia da capo.

Data: 19/12/2005
Fonte: Il Corriere della Sera on line

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