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Chlamidia trachomatis: ospite indesiderato del nostro grasso
Date: Giovedì, febbraio 02 @ 00:03:58
Topic Fisiologia


Il batterio della Clamidia vive nel e del nostro grasso.


A cura de Il Pensiero Scientifico Editore
12/12/2005 13.43.00
L’inquietante notizia arriva da San Francisco dove è in corso l’annuale meeting dell’American Society of Cell Biology. Si tratta del risultato delle ricerche di Yadunada Kumar e Raphael Valdivi del Molecular Genetics & Microbiology Duke University Medical Center di Durham, North Carolina (USA).

La Clamidia è una delle più comuni malattie sessualmente trasmissibili che affligge soprattutto le donne, in particolar modo le adolescenti e le giovani donne sessualmente attive. Se non trattata, l’infezione può progredire causando conseguenze sia a breve che a lungo termine.

La manifestazione più tipica dell’infezione è l’infiammazione pelvica, che può causare un danno permanente alle tube, all’utero e ai tessuti circostanti, con conseguente dolore cronico, infertilità e possibilità di gravidanze extrauterine. Le donne affette da Clamidia hanno una probabilità di contrarre il virus dell’AIDS cinque volte più alta. Nonostante questi dati allarmanti un’attenta igiene personale e l’uso dei preservativi riducono notevolmente il rischio di infezione; inoltre, data la natura batterica dell’infezione, la Clamidia è normalmente trattabile con antibiotici.

A quanto risulta dagli studi americani ci sarebbe un’interazione tra il batterio e le gocce lipidiche presenti in tutte le cellule umane, soprattutto negli adipociti che sono gli organelli deputati all’immagazzinamento e al processamento dei grassi. I ricercatori hanno visto che utilizzando sostanze che inibiscono la formazione delle gocce lipidiche riuscivano a smorzare la crescita del batterio.

Questa scoperta non solo fornisce un nuovo target per i trattamenti contro la Clamidia, ma soprattutto suggerisce un nuovo meccanismo patogeno con cui questo batterio attaccherebbe il corpo umano. Di certo occorrono ulteriori dati su entrambe le questioni sperando di liberarci presto di questo fastidioso parassita.

Fonte: Kumar Y, Valdivia RH. Co-option of eukariotic lipid bodies by Chlamidia tracomatis. ASCB 2005.
caterina visco



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