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I geni della sopravvivenza cerebrale
Date: Sabato, gennaio 28 @ 00:09:05
Topic Fisiologia


I neuroni mantenuti in attività sono più longevi




Completare un cruciverba al giorno, avere molti interessi e impegnarsi in più attività è sempre stata considerata un'ottima ricetta per mantenere il cervello in salute anche in tarda età, ma finora le ragioni scientifiche alla base di questo consiglio non erano chiare. Un gruppo di scienziati dell'Università di Edimburgo è ora riuscito a identificare alcuni geni che rimangono dormienti nei neuroni non utilizzati ma che vengono risvegliati in quelli attivi. Questi geni consentono alle cellule cerebrali di vivere più a lungo e di resistere a traumi come malattie, ictus e l'effetto delle droghe. Sarebbero inoltre fondamentali nello sviluppo del cervello ancora prima della nascita. I risultati dello studio, presentati al convegno annuale della Society for Neuroscience a Washington DC, potrebbero consentire di sviluppare nuovi farmaci o terapie geniche in grado di arrestare la progressione di disturbi neurologici come l'Alzheimer e il Parkinson, e potrebbero anche spiegare scientificamente i benefici di uno stile di vita intellettualmente e fisicamente stimolante in tarda età.
"Quando le cellule del cervello vengono stimolate - spiega il neuroscienziato Giles Hardingham - molti geni non utilizzati vengono riattivati di colpo. Abbiamo scoperto che un gruppo di questi geni può rendere i neuroni attivi molto più sani di quelli pigri e inattivi, consentendo probabilmente alle cellule di vivere anche più a lungo. Il processo potrebbe avere implicazioni non solo per gli anziani ma anche per i neonati o addirittura per i feti. Alcuni farmaci assunti dalle madri possono infatti disattivare questi geni nel cervello dei bambini non ancora nati".

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