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Metalli tossici dai convertitori catalitici
Date: Mercoledì, gennaio 18 @ 00:05:00
Topic Ecologia


La vita media si abbasserà a causa degli inquinanti ambientali?




Uno studio pubblicato sul numero del 15 dicembre della rivista "Environmental Science and Technology" rivela che nell'aria di una città degli Stati Uniti sono stati individuati per la prima volta metalli tossici emessi dai convertitori catalitici delle automobili. La ricerca è stata effettuata da scienziati svedesi in collaborazione con ricercatori del Massachusetts Institute of Technology e del Woods Hole Oceanographic Institution.
Gli scienziati hanno trovato elevate concentrazioni di platino, palladio, rodio e osmio al di sopra dell'area metropolitana di Boston. Anche se queste particelle - tutti elementi del cosiddetto gruppo del platino - non vengono ancora considerate un serio rischio per la salute, molte prove suggeriscono che possano potenzialmente rappresentare un futuro pericolo se le vendite globali di automobili aumenteranno dai 50 milioni stimati nel 2000 agli oltre 140 milioni nel 2050. Trovare un modo per "stabilizzare" queste particelle metalliche all'interno dei convertitori "dovrebbe essere una priorità, per limitare il loro impatto potenziale", spiega Sebastien Rauch della Chalmers University of Technology di Göteborg, principale autore dello studio.
Oltre che negli Stati Uniti, dove i convertitori catalitici sono stati introdotti per la prima volta, gli scienziati hanno individuato elevate concentrazioni di questi elementi anche in Europa, in Giappone, in Australia, in Ghana, in China e persino in Groenlandia. I convertitori catalitici riducono le emissioni del monossido di carbonio, degli idrocarburi, degli ossidi di azoto e di altri inquinanti.

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