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L'industria del tabacco ha favorito i pesticidi
Date: Venerdì, ottobre 07 @ 00:08:55
Topic Fumo


La competizione a qualsiasi costo porta danni a tutti.


L'industria del tabacco ha coordinato campagne trasversali allo scopo di ritardare e indebolire i regolamenti nazionali e internazionali sull'uso dei pesticidi. Lo rivela uno studio di ricercatori dell'Università della California di San Francisco, presentato online sul sito di "Environmental Health Perspectives" e di prossima pubblicazione sulla stessa rivista.
Basandosi sull'analisi di documenti interni delle aziende, l'articolo mette in luce le prove che l'industria del tabacco - fra le altre cose - ha assunto alcuni scienziati affinché intervenissero nelle decisioni dell'Agenzia di Protezione Ambientale (EPA) degli Stati Uniti, ha incaricato un consulente di influenzare le delibere dell'Organizzazione Mondiale della Sanità sulla regolamentazione dei pesticidi senza rivelare i suoi legami con l'industria, e ha progettato un inutile test allo scopo di convincere i regolatori che non ci fosse bisogno di ulteriori restrizioni per controllare un pesticida particolarmente letale ma essenziale per la fumigazione del tabacco.
Gli autori sottolineano la necessità di nuove e più vaste riforme del processo regolatore per prevenire abusi come questi in futuro. "I dati - afferma Ruth Malone, principale autore dello studio - mostrano che l'influenza dell'industria del tabacco sulla nostra salute si estende ben oltre le politiche associate direttamente con il fumo e le sigarette". I ricercatori hanno presentato anche tre case studies basati sull'esame di circa 2000 documenti interni delle aziende del tabacco, finora segreti, e su 3885 documenti dell'EPA.

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