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Cellulari? Dopo 10 anni fanno male
Date: Lunedì, settembre 19 @ 00:32:21
Topic Elettrosmog


Questo studio svedese riparla dei danni dei cellulari.




Che non sia il caso di mettere una pesante ecotassa sui cellulari per i costi ambientali e sanitari che producono (principio europeo: chi inquina paga)? Come la mettiamo col principio europeo di precauzione?

International Agency for Research on Cancer (IARC)

Dopo tanti allarmi non sostanziati da prove scientifiche, alla fine è successo. Sull’ultimo numero di Epidemiology è stato pubblicato uno studio del Karolinska Institute di Stoccolma che dimostra come l’uso dei telefoni cellulari per 10 anni o più sia in grado di determinare il raddoppio dei casi di un raro tipo di tumore, il neurinoma acustico. Lo studio è svedese ma le nazioni partecipanti al progetto ‘Interphone’, coordinato dallo IARC (International Agency for Research on Cancer), l’agenzia dell’OMS con sede Lione, sono 13. All’inizio dell’anno, i risultati della tranche danese avevano fatto tirare un sospiro di sollievo ai produttori di telefonini, poiché non era stato rilevato un maggior rischio per la salute in chi usava il cellulare. Ma lo studio danese era più piccolo di quello svedese. E naturalmente adesso tutti gli occhi sono puntati verso gli altri rami dello studio -i paesi partecipanti sono 13- i risultati dei quali dovrebbero essere pubblicati all’inizio del 2005.

(Fonte: Lonn S, et al. Epidemiology, 2004, 15: 653-659)

Qualche altra nota tratta dal testo completo citato di Epidemiology.

1 - I cellulari sono adoperati di più sulla destra (52%) che sulla sinistra (39%) e su entrambi i lati 9%.

2 - Il rischio non è correlato all'aumento delle ore di utilizzo del cellulare.

3 - Si osservano più tumori dalla parte dove si utilizza di più il cellulare (59% sulla destra).

4 - Il neuroma acustico è un tumore benigno a crescita lenta e occorrono in genere alcuni anni prima di una diagnosi clinica.

5 - In genere passano più di cinque anni dall'apparizione del primo sintomo alla diagnosi clinica.

Elettrosmog.org
Gianluigi Salvador (WWF Veneto) e Massimo Bolognesi (WWF Emilia Romagna)

Mobile phone use and the risk of acoustic neuroma.

Lonn S, Ahlbom A, Hall P, Feychting M.

Institute of Environmental Medicine, Karolinska Institutet, S- 171 77 Stockholm, Sweden.

Stefan.Lonn@imm.ki.se

BACKGROUND: Radiofrequency exposure from mobile phones is concentrated to the tissue closest to the handset, which includes the auditory nerve. If this type of exposure increases tumor risk, acoustic neuroma would be a potential concern.

METHODS: In this population-based case-control study we identified all cases age 20 to 69 years diagnosed with acoustic neuroma during 1999 to 2002 in certain parts of Sweden. Controls were randomly selected from the study base, stratified on age, sex, and residential area. Detailed information about mobile phone use and other environmental exposures was collected from 148 (93%) cases and 604 (72%) controls.

RESULTS: The overall odds ratio for acoustic neuroma associated with regular mobile phone use was 1.0 (95% confidence interval = 0.6-1.5). Ten years after the start of mobile phone use the estimates relative risk increased to 1.9 (0.9-4.1); when restricting to tumors on the same side of the head as the phone was normally used, the relative risk was 3.9 (1.6-9.5).

CONCLUSIONS: Our findings do not indicate an increased risk of acoustic neuroma related to short-term mobile phone use after a short latency period. However, our data suggest an increased risk of acoustic neuroma associated with mobile phone use of at least 10 years’ duration.

Epidemiology. 2004 Nov; 15(6):653-9

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