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La sterilità colpisce più i maschi
Date: Giovedì, settembre 01 @ 00:11:10
Topic Infanzia


Nel 2002 i cicli di ICSI in Europa hanno superato quelli di IVF convenzionale




Secondo nuovi dati presentati alla 21esima conferenza annuale dell’European Society of Human Reproduction and Embryology (ESHRE), la sterilità potrebbe stare diventando un problema sempre più degli uomini che delle donne.
Finora, approssimativamente il 40 per cento dei casi di sterilità veniva associato a problemi medici dell’uomo, il 40 per cento a problemi della donna, e il restante 20 per cento a problemi congiunti. Tuttavia, un rapporto del comitato dell’ESHRE che monitora la riproduzione assistita in Europa ha rivelato che l’ICSI (iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi) ha superato le tecniche convenzionali di fertilizzazione in vitro (IVF) diventando la tecnologia di riproduzione assistita più diffusa nel 2002.
Secondo le cifre, che si riferiscono a 24 nazioni europee, nel 2002 ci sono stati oltre 122.000 cicli di ICSI e quasi 113.000 cicli di IVF. Nel periodo in cui sono stati raccolti i dati, il numero di cicli di ICSI è stabilmente cresciuto: nel 1997 rappresentava il 43,7 per cento del totale, nel 2002 ha raggiunto il 52 per cento.
Anders Nyboe Andersen, direttore della Fertility Clinic dell’ospedale dell’Università di Copenhagen, spiega: “Non sappiamo veramente perché l’ICSI sia diventata così prevalente. Ci possono essere molte ragioni: per esempio, un cambiamento delle cause relative della sterilità. Osserviamo sempre meno casi dovuti a problemi delle tube nelle donne, probabilmente grazie a una miglior protezione sessuale in seguito al rischio di AIDS. Di contro, l’infertilità maschile sembra in crescita. Forse i dati sul calo di qualità degli spermatozoi sono veri, e forse i fattori ambientali svolgono un ruolo più importante ora che il pianeta sta diventando sempre più inquinato e che i composti che disturbano il sistema endocrino entrano nella catena alimentare”.
L’ICSI è una tecnica di riproduzione assistita relativamente giovane. Sviluppata da Gianpiero Palermo, ha fatto nascere il primo bambino nel 1992. Prima della sua introduzione, la fecondazione in vitro tradizionale richiedeva oltre mezzo milione di spermatozoi per avere una buona probabilità di riuscita. L’ICSI richiede soltanto uno spermatozoo da iniettare in ogni cellula uovo.

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