Per il 70% degli anziani la salute dipende dallo stile vita e non dai progressi medicina
A mantenere gli anziani in buona salute non sono i progressi della medicina, ma le abitudini e lo stile di vita. Ne e' convinto il 70,8% degli italiani 'over 60', secondo i risultati del quarto Rapporto Censis-Salute di Repubblica, presentato a Roma, il 2 e il 3 marzo al Complesso monumentale Borgo Santo Spirito in Saxia, durante il convegno annuale sulla terza eta' promosso dal settimanale 'Salute' di Repubblica e da Somedia. L'indagine ha coinvolto circa 1500 ultrasessantenni. E i diretti interessati indicano anche i comportamenti giusti per restare in salute: trascorrere molto tempo libero all'aria aperta (73,9%), praticare attivita' sportive (28,3%), effettuare esami e controlli medici preventivi (27,2), mangiare prodotti biologici (19%). I farmaci vengono utilizzati prevalentemente per malattie croniche (58%) o per patologie occasionali (16,2%), mentre solo il 23% li assume per migliorare alcune prestazioni che incidono sulla qualita' della vita: sesso, sonno, memoria. Alle visite mediche si ricorre almeno una volta l'anno (32,9%) o anche meno (10,8%).
''Dall'indagine emerge con chiarezza - afferma Giuseppe Roma, direttore generale del Censis - che gli anziani non chiedono ad altri di mantenerli in buona salute. Ritengono determinante volersi bene ed essere il primo medico di se stessi''. Con buoni risultati. Il 79,6% degli intervistati si considera in grado di svolgere autonomamente le normali attivita' quotidiane, il 14,2% afferma di aver bisogno di aiuto solo in alcuni casi.
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