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Protesi naturali per il seno.
Date: Martedì, giugno 07 @ 09:36:14
Topic Fisiologia


Le protesi naturali infatti sono state realizzate per la prima volta con cellule staminali umane negli Stati Uniti, presso l'università statunitense dell'Illinois. Sarà vero?


Nella ricerca, presentata nell'incontro annuale dell'Associazione americana per l'avanzamento delle scienze (AAAS) in corso a Washington, le cellule staminali prelevate da tessuti adulti sono state fatte moltiplicare su un'impalcatura di materiale biocompatibile e fatte trasformare in cellule adipose. In questo modo è stato possibile realizzare protesi che si modellano nella forma voluta e che sono state sperimentate con successo sui topi. I risultati di questi test preliminari saranno pubblicati sulla rivista Tissue Engineering.
LA RICERCA - Le protesi artificiali per il seno, usate sia in chirurgia cosmetica che in seguito a operazioni di rimozione di tumori, danno ancora oggi numerosi problemi, primo tra tutti il fatto che tendono a perdere il 40-60% del loro volume iniziale e modificano la forma. Gli scienziati americani, coordinati da Jeremy Mao, hanno pensato di ovviare a questi problemi con protesi naturali composte di tessuto cellulare della stessa paziente. Con questo intento gli esperti hanno prelevato con un ago in maniera non invasiva cellule staminali dal midollo osseo di giovani volontarie sane; quindi hanno fatto moltiplicare le cellule su un'impalcatura di materiale biocompatibile e poi, utilizzando un cocktail di fattori di crescita, le hanno spinte a trasformarsi in tessuto adiposo. Le protesi così ottenuti sono state impiantate sotto la pelle di otto topi e dopo quattro settimane l'impianto nei roditori aveva già raggiunto dimensioni e forma volute, mostrandosi capace di mantenere la forma originale per molto tempo.

I TEMPI - Prima di pensare a sperimentazioni di questo tipo sulle donne serviranno numerosi altri esperimenti su animali, hanno ammesso con cautela gli esperti, tuttavia riconoscono che questa tecnica offre la possibilità di rivoluzionare sia la chirurgia plastica del seno sia le metodiche di ricostruzione facciale. In futuro, ha osservato il responsabile della ricerca «i pazienti saranno liberi di scegliere tra strutture basate sulle staminali e protesi artificiali».
19 febbraio 2005 Corriere della Sera


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