Radon e cancro ai polmoni
Date: Martedì, giugno 07 @ 09:36:14
Topic Ecologia
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Un vasto studio multicentrico ha fornito nuove prove dirette dell'associazione fra l'esposizione prolungata al radon in ambienti residenziali e il rischio di tumore dei polmoni.
Lo studio, un'analisi dei dati provenienti da sette differenti ricerche nordamericane sul radon residenziale, dimostra che, in un periodo di esposizione da 5 a 30 anni e di fronte a concentrazioni medie di radon di circa 3.0 picocurie per litro d'aria, c'è un aumento dall'11 al 21 per cento del rischio di cancro ai polmoni. Il rischio aumenta con il crescere dell'esposizione al radon. Gli attuali livelli di radon in ambienti residenziali considerati pericolosi dall'Agenzia di Protezione Ambientale (EPA) degli Stati Uniti sono di 4.0 picocurie per litro.
"Questa analisi - commenta R. William Field dell'Università dell’Iowa, co-autore dello studio - si basa sul più vasto set di dati sul radon mai messo insieme nel Nord America, e risulta in accordo con un'analisi simile su larga scala effettuata in Europa. Entrambi gli studi forniscono prove dirette e univoche sull'aumento del rischio di cancro ai polmoni anche di fronte a livelli di esposizione residenziale al radon inferiori a quelli indicati dall'EPA".
Il radon, un gas radioattivo, invisibile e inodore che viene prodotto in natura dal decadimento dell'Uranio nel terreno, è la seconda causa di tumore dei polmoni negli Stati Uniti. Lo studio è stato pubblicato sul numero di marzo 2005 della rivista "Epidemiology".
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