Andrebbe "tarata" sui bimbi
Sono "sbagliati" i valori limite per la presenza di inquinanti nell'aria. Le soglie di tollerabilità, infatti, sono tarate sugli adulti sani e non tengono conto della maggiore fragilità di fasce più deboli della popolazione, bambini e anziani. A sostenere la "correzione" verso il basso dei valori di riferimento e una maggiore attenzione ai "piccoli inquinati" sono i camici bianchi dell'Associazione medici per l'ambiente. I bimbi, infatti, sono più soggetti ai danni da smog, quindi, se prendiamo i bambini come punto di riferimento, per le strategie di prevenzione proteggiamo sicuramente meglio tutti. I danni da smog, insomma, non sono uguali per tutti. E se i dati scientifici non provano un aumento allarmante di malattie gravi, come i tumori, nella popolazione generale, diversa è la condizione delle categorie più a rischio e dei bimbi esposti ad alti tassi di inquinamento. Uno studio sui vigili urbani motociclisti di Roma, ha dimostrato, ad esempio, che la mortalità per linfoma in questa categoria è 5 volte superiore alla media. Quattro volte maggiori, invece, i casi di tumore per i benzinai. Mentre, secondo altre ricerche, i bambini che abitano i zone particolarmente inquinate rischiano 4 volte di più la leucemia.
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