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La toscana apre alle Medicine Complementari
Date: Mercoledì, febbraio 23 @ 00:02:27
Topic Editoriali


Alle terapie complementari il nuovo piano sanitario regionale (2005-2007) ha destinato 600 mila euro.


Nel suo intervento Enrico Rossi, assessore al diritto alla salute della Regione Toscana, racconta: "Il punto di partenza è stato il voler disegnare un concetto più ampio di salute rispetto a quello restrittivo di assenza della malattia". Anche in quest'ottica, spiega Rossi, la Toscana ha da sempre "dimostrato una particolare sensibilità nei confronti delle medicine non convenzionali, considerandole in alcuni casi altrettanto efficaci quanto le cure convenzionali e inserendole quindi nel sistema sanitario pubblico".

L'assessore spiega che "sulla base dei dati della letteratura scientifica internazionale e in considerazione dell'esperienza accumulata dal lavoro dei numerosi centri pubblici che erogano prestazioni di Mnc (medicine non convenzionali) nelle aziende sanitarie della Toscana, riteniamo di poter riconoscere la valaenza di medicine complementari a tre discipline: agopuntura, fitoterapia e omeopatia".

E mentre in Italia - dove 5 milioni di persone utilizzano l'omeopatia, 21,5 l'agopuntura e altrettanti la fitoterapia - si discute e polemizza, in altri paesi, come in Francia e Germania, le terapie non convenzionali sono state messe sullo stesso piano di quelle "ufficiali".

La Repubblica salute
(2 febbraio 2005)

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