Come al solito vogliamo sostituirci alla natura per stupidi motivi commerciali, che poi si ritorcono contro di noi...
In Africa occidentale
vari produttori di latte artificiale stanno violando il codice
internazionale che regola la vendita del latte artificiale,
adottato nel 1981 dalla World
Health Assembly per garantire l'utilizzo corretto dei sostituti del
latte materno. Lo dimostra una ricerca pubblicata sulla rivista British
Medical Journal.
Le violazioni riguardano
la mancanza di informazione sulla superiorità del latte materno, le
istruzioni per la preparazione e la conservazione del latte artificiale
e gli avvertimenti contro i pericoli di un utilizzo scorretto.
Sei ospedali (15 per
cento) hanno ricevuto donazioni di latte artificiale, tutte date alle
madri gratuitamente.
Medici di vari ospedali
hanno ricevuto campioni gratuiti e regali promozionali dai produttori.
Sono 40 i prodotti che violano gli standard di etichettatura previsti
dal regolamento. 21 sono prodotti da Danone, 11 da Nestlé e 8 da altri
produttori nazionali e internazionali. (Lescienze.it)
In pratica, il latte
viene inizialmente offerto gratuitamente. In tal modo tutte le madri
tendono a provarlo, non rendendosi conto che lo stimolo per la mammella
alla produzione di nuovo latte è legato alla suzione. Più poppate
artificiali fa il bambino, meno latte viene prodotto dalla madre. Si
innesca così un circolo vizioso che spesso porta il bambino a non
utilizzare il latte materno. A questo punto la madre è obbligata a
comprare il latte artificiale.
Il risultato finale sono gravissimi danni per
la crescita dei piccoli: il latte materno è insostituibile e i bambini che non lo
utilizzano crescono molto più deboli.