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Farmaci - Integratori alimentari: si o no? 3

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Come capire quali vitamine servono al nostro organismo?  

Di Susanna Berginc

Uno
dei modi più semplice è basarsi sui sintomi della persona (pelle
secca, macchie cutanee, vista doppia, ecc..) per poi, in base ad una
formulazione personale, suggerire il giusto integratore.

Un
altro metodo consiste negli esami del sangue che, anche se incompleti
(in quanto alcune vitamine/minerali non si riescono a valutare
esattamente, essendo presenti principalmente in specifici organi) danno
un’idea approssimativa della carenza vitaminica della persona.
Purtroppo hanno una grossa limitazione. Per esempio, una persona sotto
stress abbisogna di una dose di vitamine del complesso B di molte volte
superiore rispetto quella che serve ad una persona che passa un momento
sereno: quindi, mentre gli esami potrebbero dare una presenza
rassicurante di vitamine del complesso B, in realtà l’organismo
potrebbe averne un disperato bisogno.


Un
terzo sistema per trovare l’eventuale carenza di vitamine e/o minerali
è certamente l’uso della kinesiologia. Tramite un test muscolare, il
bioterapeuta è in grado di verificare se il vostro corpo ha bisogno di
una determinata sostanza o meno; questo vale sia per gli alimenti che
per le vitamine ed i minerali. Il test ha bisogno di controlli ed
incroci, ma in mani esperte si rivela molto affidabile. 


Trovate
le sostanze di cui siamo carenti, rimane un ultimo compito: acquistare
degli integratori validi che sopperiscano al nostro bisogno.

Alcuni
integratori, specie se non naturali, possono contenere metalli pesanti,
e quindi fare più male che bene all’organismo.


Il
nutrizionista americano Peter Gillham, porta un esempio molto
significativo: prendiamo per esempio una confezione nuova di vitamina C
di 500 mg che è stata appena confezionata. Ciascuna tavoletta contiene
500 mg ed essendo fresca è dotata di un alto livello di energia vitale.
Adesso lasciamola su di uno scaffale oppure in un magazzino per alcuni
anni: dopo 5, dieci anni le tavolette di vitamina C saranno sempre di
500 mg ma l’energia se ne è andata, è morta, ha valore zero per il
nostro organismo.


Inoltre
Gillham ribadisce che i moderni metodi di lavorazione hanno la
prerogativa di depauperare il prodotto finale, fornendo solo il 10-30%
della sostanza vitale. Vi siete mai chiesti perché una B complex della
marca Z funziona mentre quella della marca Y non funziona? Entrambi
hanno 50 mg ma Z possiede l’energia per attivarli, mentre Y non ne
possiede.


A
onor del vero, chi mangerebbe mai una mela avvizzita?

 
 
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