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Più sono piccole e più sono nocive.
Sono le cosiddette "polveri sottili"
che costituiscono lo smog, l'inquinamento delle nostre città.
Queste goccioline o particelle solide
piccolissime sono composte da fuliggine, monossido di carbonio,
piombo, nichel, solfati, cenere, pollini e residui di pneumatici di
automobili.
Come dicevamo all'inizio, il loro grado di
pericolosità si misura oggi in virtù delle loro dimensioni.
Quelle che hanno un diametro inferiore ai 2.5
micron sono le più dannose per l'organismo: esse si insinuano fino agli
alveoli polmonari, si posizionano nella mucosa e causano asma, bronchiti
o patologie più gravi.
Notizie allarmanti arrivano dal Belgio: un
gruppo di ricercatori ha scoperto che le particelle più sottili
sono in grado di penetrare fino al cuore aumentando il rischio di
malattie cardiovascolari.
L'inquinamento atmosferico metterebbe quindi
particolarmente a rischio i sofferenti di cuore e di polmoni.
Tra i piccoli rimedi che possiamo adottare
proviamo a introdurre nelle nostre case delle piante di cui è stata
messa in luce la capacità di assorbire gli agenti inquinanti:ad esempio
dracena, edera, ficus, spatiphyllum
(Benefit, ottobre 2002)