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Editoriali Cos'è veramente il Natale?

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Le feste natalizie sono un rito vecchio di almeno cinquemila anni?
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2013

Proprio così. Anche se Gesù è nato il 25 dicembre dell’anno 1 – dopo Cristo, of course! – c’è qualcuno che già festeggiava il “Santo Natale” giusto qualche millennio prima.

BREVE RIASSUNTO DELLA VITÀ DI GESÙ
In una grotta a Betlemme, duemila anni fa, nasceva Gesù, il Figlio di Dio, all’interno di una stalla scaldato da un bue e da un asinello. Era figlio di Giuseppe, falegname, e Maria che lo ha concepito pur rimanendo vergine.
Fu l’Arcangelo Gabriele ad informarla che avrebbe dato alla luce “il figlio dell’Uomo”. Una volta nato Gesù si recarono da lui in visita, guidati dalla rotta celeste della Stella Cometa, i tre Re Magi che gli offrirono oro, incenso e mirra.
A 12 anni predicò nel tempio. Aveva 12 apostoli. Ha combattuto nel deserto per 40 giorni contro Satana. Ricevette il battesimo a 30 anni da Giovanni ed è morto crocifisso tre anni dopo risorgendo tre giorni dopo.

QUALCHE MILLENNIO PRIMA, PERÒ…
Abbondano, nell’antichità, intere popolazioni che adoravano l’astro più vicino al nostro pianeta. Il sole. Il creatore. Dio appunto. L’astrologia, che per ovvie ragioni andava di pari passo (vedremo che in realtà le ha ispirate) con le religioni, era una delle scienze più approfondite. Costellazioni, movimenti astrali, eclissi, precessioni, tutti eventi oggetto di intenso studio e – spesso – superstizione.

La divinazione di Horus, Dio sole dell’Egitto, risale a 3000 anni prima della venuta di Cristo. La sua vita è una serie di mitologie allegoriche del movimento del sole nel cielo trasmesse fino a noi attraverso le scritture geroglifiche. Il termine “horizon”, orizzonte, viene dalla frase inglese “horus has risen” ovvero Horus è risorto. “Hours”, ore, deriva anch’esso da “Horus” in quanto rappresentano il percorso del sole nel corso della giornata. Anche tramonto ha origine da questa mitologia e dall’eterna lotta del “figlio di Dio” con un’entità maligna. Horus, infatti, aveva un fratello malvagio: “Set”. Ad ogni alba Horus vinceva la sua battaglia contro Set che aveva il sopravvento la sera. Da qui Sunset, tramonto.

Horus (3000 a.C.) è nato il 25 dicembre dalla vergine Isis-Meri. La sua nascita era accompagnata da una stella dell’est, che i re seguirono per trovare e portare doni al neonato salvatore. All’età di 12 anni era un prodigioso insegnante bambino. All’età di 30 anni venne battezzato da una figura nota come Anup e da quel momento iniziò il suo ministero. Horus aveva 12 discepoli che viaggiavano con lui, compiva miracoli e poteva camminare sulle acque. A Horus venivano attribuiti vari nomi simbolici, come “la verità”, “la luce”, “il figlio eletto di dio”, “il buon pastore”, “l’agnello di dio”, e molti altri. Dopo essere stato tradito da Typhon, Horus venne crocifisso, sepolto per 3 giorni, dopodiché è risorto.

Attis, divinità Frigia (1200 a.C.): nato da una vergine (Nana) il 25 dicembre, crocifisso, sepolto in una tomba e dopo 3 giorni è risorto.

Krishna dell’India (900 a.C.): nato da una vergine (Devaki) il 25 dicembre con una stella dell’est che segnalava il suo arrivo, ha compiuto miracoli coi suoi discepoli, fu crocifisso e dopo la sua morte è risorto.

Dioniso della Grecia (200 d.C.): nato da una vergine il 25 dicembre, era un insegnante viaggiatore che compiva miracoli, come trasformare l’acqua in vino; veniva chiamato anche “re dei re”, “l’unigenito di dio”, “l’alfa e l’omega” e molti altri. Fu crocifisso e poi risorto.

Mitra della Persia (1200 a.C.), nato da una vergine il 25 dicembre, aveva 12 discepoli, compiva miracoli. Dopo la sua morte venne sepolto per 3 giorni, dopodiché è risorto. Veniva chiamato anche “la verità”, “la luce”. Anche nel culto di Mitra, la domenica era un giorno sacro.


25 DICEMBRE, APOSTOLI, CROCIFISSIONE E RESURREZIONE
Tutti i riferimenti temporali hanno un particolare rilievo astrologico. La stella dell’est, che guidò i Magi, è Sirio, la stella più luminosa della volta celeste vista dalla Terra che il 24 dicembre si allinea con le tre stelle più brillanti della “Cintura di Orione” chiamate i “Tre Re” (magi).
I tre re e la stella più luminosa, Sirio, si allineano esattamente con il punto in cui sorge il sole il 25 dicembre.
Questa è la ragione per cui i tre re seguono la stella dell’est, in modo da trovare l’alba: la nascita del sole.
La vergine Maria è la costellazione Virgo, vergine in latino. Il geroglifico antico per Virgo era qualcosa di molto simile ad una M modificata. Questa è la ragione per cui Maria, come molte altre madri vergini, ad esempio la madre di Adone (Mirra) o la madre di Budda (Maya), iniziano per “M”. Alla costellazione Virgo ci si riferisce anche come “Casa del Pane” e la rappresentazione di Virgo è una vergine che tiene un covone di grano. Questa casa del pane e il simbolo del grano rappresenta i mesi di Agosto e Settembre, il tempo della mietitura. A sua volta, Betlemme, si traduce letteralmente come “Casa del Pane”.

LA MORTE E LA RESURREZIONE
La morte e la nascita (resurrezione) coincidono con un curioso evento astrologico che si verifica a cavallo tra il 25 dicembre ed il solstizio d’inverno: dal solstizio d’estate al solstizio d’inverno, i giorni diventano più corti e freddi e dalla prospettiva dell’emisfero nord, il sole appare muoversi continuamente verso sud e diventare più piccolo e più debole. Il 22 dicembre il sole raggiunge il punto più basso sull’orizzonte dopo essere sceso verso sud ininterrottamente dal solstizio di primavera. Smette di muoversi verso sud per circa 3 giorni rimanendo in asse con la costellazione della “Croce”, la Croce del Sud. Ecco il Cristo morto in croce. Tre giorni dopo la (ri)nascita. Il 25 dicembre il sole si muove di un grado: giorni più lunghi e più caldi, nuovi raccolti e natura di nuovo in fiore. Il (Dio) sole è morto sulla croce (del sud), per risorgere dopo 3 giorni.

Questa è la ragione per la quale Gesù e numerose altre divinità legate al sole condividono caratteri come la crocifissione, una morte seguita – dopo 3 giorni – ad una resurrezione. È il periodo di transizione nel quale il sole modifica la sua direzione di nuovo verso l’emisfero nord, portando la primavera e quindi la salvezza.
Mentre è per ragioni puramente pratiche (l’arrivo dell’equinozio di primavera) che le celebrazioni della “risurrezione” (la Pasqua – il passaggio appunto) si svolgono tra marzo e aprile.

http://www.enjoint.info/?p=5033&cpage=1


 
 
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