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Ecologia Nuova perizia sulle caraffe un rischio per i cardiopatici

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Dieci modelli presenti sul mercato sono pericolosi, secondo Guariniello, che ha proseguito l'indagine già aperto diversi mesi fa, trasmettendo gli atti al ministero della Salute.

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Dic 2011

di FEDERICA CRAVERO

LE CARAFFE filtranti sono state di nuovo tra i regali più in voga per questo Natale: doni utili a prezzi popolari, ma non così salubri come sembrerebbe. Lo dimostra una nuova perizia ordinata dal procuratore Raffaele Guariniello, che già mesi fa aveva aperto un'inchiesta.
È emerso infatti che le dieci brocche prese in esame (praticamente tutte quelle in commercio nel nostro Paese, sia di produzione italiana che straniera) sostituiscono calcio e magnesio, molto utili per l'organismo, con sodio e potassio, potenzialmente dannosi per ipertesi, cardiopatici, diabetici e nefropatici. Non solo: le caraffe abbattono la durezza dell'acqua, ma non sempre è un pregio. Soltanto un produttore specifica che non va filtrata l'acqua con meno di 19 gradi francesi: un livello piuttosto comune, peraltro. E comunque ben pochi consumatori conoscono la durezza della propria acqua. Inoltre in sette caraffe su dieci sono state rilevate tracce di ioni di ammonio, assenti invece nell'acqua di rubinetto.

Un altro problema è relativo ai batteri: tutte le marche dichiarano che i filtri rilasciano ioni di argento per contrastare la proliferazione dei microbi, ma in tre casi su dieci non se ne trova traccia. Nonostante poi i filtri abbiano un ciclo di vita piuttosto breve (circa un mese), solo quattro modelli garantiscono l'igiene fino alla fine del processo: in tre casi a fine ciclo si registra un'elevata carica batterica nell'acqua depurata e addirittura negli altri tre tipi la presenza di germi è alta già a metà ciclo.
All'attenzione
della magistratura c'è anche un altro aspetto, quello dell'informazione al consumatore: metà dei produttori non menziona il pericolo sanitario nel libretto di istruzioni, altri ne fanno cenno in modo parziale. Una casa consiglia a soggetti con patologie renali o in dialisi di discutere col medico l'opportunità di usare il bricco. Un'altra suggerisce a chi ha deficit immunitari l'improponibile pratica di bollire l'acqua prima e dopo il filtraggio, per purificarla dai batteri.

A sollevare la questione della salubrità delle caraffe era stata Mineralacqua, l'associazione dei produttori di acque minerali, mercato minato dalla diffusione delle caraffe, che in effetti migliorano il gusto dell'acqua del rubinetto. A nessuno era sfuggito l'interesse economico che stava dietro quella denuncia, ma ora sono molte le procure e le associazioni di consumatori che vogliono fare chiarezza. I risultati di quest'ultima perizia sono stati inviati al ministero della Salute. Nel registro degli indagati per diffusione di sostanze alimentari nocive e frode in commercio sono già finiti i responsabili delle prime aziende esaminate a inizio inchiesta e presto se ne aggiungeranno altri.

http://torino.repubblica.it/cronaca/2011/12/21/news/nuova_perizia_sulle_caraffe_un_rischio_per_i_cardiopatici-26960889/


 
 
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