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Infanzia Prima un bambino conosce i batteri, meno sarà allergico

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Venire a contatto di batteri fin dalla nascita permetterebbe al bambino di evitare allergie in futuro Novembre 2011

Facciamo incontrate bambini e batteri, non facciamoli vivere in una campana di vetro o in un ambiente lindo e sterilizzato come quello delle pubblicità. Magari non sarà splendente, ma può far sì che il bambino non rischi di sviluppare allergie crescendo. Allo stesso modo, se il bambino nasce in modo naturale, anziché con parto cesareo, ha maggiori chance di non diventare allergico: ecco quanto suggerisce un nuovo studio danese.

I ricercatori dell’Università di Copenaghen hanno scoperto che più i bambini fanno “amicizia” con determinati batteri, più evitano di sviluppare allergie da grandi. E, forse, la cultura del “tuttolindoeasettico” starebbe alla base del costante impietoso aumento delle allergie negli ultimi decenni.
Così, gli studiosi del Dansk BorneAstma Center [COPSAC, Copenhagen Prospective Studies on Asthma in Childhood] presso l’Università di Copenhagen, ritengono di aver capito che proprio i batteri possono, per così dire, essere alleati dei bambini.
«Nel nostro studio su oltre 400 bambini abbiamo osservato un legame diretto tra il numero di batteri diversi nelle loro retti e il rischio di sviluppo di malattie allergiche in età più avanzata – spiega il professor Hans Bisgaard – Una riduzione della diversità del microbiota [o microflora] intestinale durante l’infanzia era associato a un aumentato rischio di malattie allergiche in età scolare».

Quello che è stato poi scoperto nello studio - pubblicato sul Journal of allergy and clinical immunology - è che quando vi è una notevole diversità del microbiota, il rischio si riduceva. E maggiore era la variazione, minore era il rischio.
«Così come fa la differenza se il bambino è nato vaginale, incontrando i primi batteri dal retto della madre, o con taglio cesareo, che espone il neonato a una completamente diversa, ridotta varietà di batteri. Questo può spiegare perché molti dei bambini nati con parto cesareo sviluppano allergie», conclude Bisgaard.
In sostanza, maggiore è la quantità di un certo tipo di batteri con cui il bambino viene in contatto, minore è il rischio che sviluppi allergie in età adulta. Ricordiamocelo la prossima volta che siamo tentati di inorridire vedendolo con le mani piene di fango o perché ha raccolto e mangiato il biscotto appena caduto per terra.
[lm&sdp]

http://www3.lastampa.it/benessere/sezioni/gravidanza-parto-pediatria/articolo/lstp/428001/


 
 
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