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Sessualità Sesso per alleviare il dolore vaginale

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Astenersi dal fare sesso perché si prova dolore vaginale può peggiorare la situazione, soprattutto psicologica. Al contrario, fare sesso può migliorala

Certo, quando fa male proprio lì, la prima azione che viene spontanea può essere proprio l’astinenza. Un po’ perché si spera che così passi, un po’ perché una conseguenza di questa situazione può essere un calo del desiderio.
Quale che sia il caso, questo è ciò che bisognerebbe proprio evitare perché, astenendosi, la situazione pare possa peggiorare. Questo, almeno, è quanto suggerito da un nuovo studio canadese.
In termini medici, questa sindrome si chiama vestibolodinia provocata e pare colpisca in media il 12% delle donne in età fertile. Si caratterizza con un fastidioso e intenso dolore, causato dal contatto sessuale, che assume connotati cronici e può dar luogo a diverse disfunzioni sessuali, stress, nonché una ridotta qualità della vita.
Come spiegato sulle pagine del Journal of Sexual Medicine, su cui è stato pubblicato lo studio, evitare i rapporti sessuali, quindi, potrebbe non essere la soluzione ideale.
Il «partner di una donna che è sensibile alla condizione ed è iperprotettivo, fino al punto da evitare il contatto sessuale, può [contribuire ad] aggravare il problema», spiega la dottoressa Sophie Bergeron dell’Università di Montreal.
Non è detto che bisogna per forza concentrarsi su un rapporto sessuale completo che preveda la penetrazione, sottolinea Bergeron, ma inizialmente si può ritrovare il piacere di un rapporto anche in altri modi.
In seguito, tuttavia, sarà bene provare il rapporto completo. L’importante è che il partner non mostri di prendere la questione troppo sul serio e far sentire la donna inadeguata, causando ulteriore stress e un irrigidimento che può accentuare il dolore.
«Un partner troppo interessato può portare una donna a evitare i rapporti sessuali o aggravare il dolore, aumentando la sua ansia, l’ipervigilanza e i pensieri negativi circa il dolore che, a loro volta, possono aumentare il dolore durante il rapporto», aggiunge la dottoressa Natalie Rosen, co-autrice dello studio. Sarebbe bene, quindi, che il partner non cercasse di evitare i rapporti sessuali pensando di fare del bene alla donna.
I rimedi attuali per la vulvodinia e la vestibolodinia sono i farmaci antidepressivi, gli antidolorifici, i gel anestetici e, in ultima analisi, la chirurgia.
Quello che suggeriscono i ricercatori è che anche la psicoterapia può essere d’aiuto se praticata in gruppi di donne sofferenti questo problema o con il proprio partner. In questo modo è possibile contrastare una perdita del desiderio sessuale e l’astinenza forzata dai rapporti sessuali.
(lm&sdp)
lastampa.it


 
 
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