ROMA - In previsione dell'estate il sesso femminile è spesso alle prese con diete e rimedi fai da te per ritrovare la forma fisica ideale, spesso dettata dai canoni estetici che propone la società. Nella maggior parte dei casi però, anche in presenza di una linea invidiabile le donne non sono contente della propria silhoutte. Il perchè di questa condizione psicologica lo forniscono gli scienziati, attribuendo la colpa al cervello. Secondo uno studio condotto dall’University College di Londra pubblicato sulla rivista Pnas, il cervello può arrivare a ritenere il corpo che lo ospita più grande di ben due terzi. Ciò vale a dire che guardandoci allo specchio ci vediamo più grassi di ben due taglie.
Per arrivare a tale conclusione gli scienziati hanno chiesto a diciotto volontari di mettere la loro mano sinistra sotto un tappetino e indicare dove si trovavano le dita. Nella maggioranza dei casi il punto indicato era errato. Tutti i partecipanti allo studio hanno infatti sbagliato a intuire la forma della mano, ritenendola più grande di quanto fosse in realtà, circa il 69% in più della dimensione reale.
Gli esperti hanno affermato che: "Queste distorsioni risiedono nel subconscio, e in alcuni soggetti potrebbe essere più forte che negli altri". Da qui si spiegherebbero dunque, tutti quei disturbi alimentari che spesso colpiscono le donne ma che negli ultimi anni stanno riguardando sempre di più anche gli uomini.
