Il cioccolato darebbe una dipendenza simile a quella della cocaina
Utilizzando la tomografia a emissione di positroni per misurare l'attività di alcuni volontari che mangiavano cioccolato, un gruppo di ricercatori statunitensi e canadesi ha identificato le aree del cervello che potrebbero essere responsabili della dipendenza da sostanze stupefacenti e di molti disturbi della nutrizione. Dana Small, della Northwestern University Medical School, e i suoi colleghi hanno scoperto che il piacere provato dalle persone mangiando cioccolato era associato a un aumento del flusso sanguigno in alcune aree del cervello che vengono attivate anche da droghe, come la cocaina. Secondo quanto riferito in un articolo che verrà pubblicato in settembre su «Brain», i ricercatori hanno anche scoperto che le aree del cervello attivate quando il cioccolato viene percepito come un piacere sono diverse da quelle che si attivano quando invece si ha la sensazione contraria (come quando di cioccolato se ne è mangiato decisamente troppo). L'interesse dei ricercatori sulle aree del cervello implicate nelle sensazioni di appagamento, di ricompensa, è notevole, perché esse hanno un ruolo fondamentale nell'assuefazione e nella tossicodipendenza. Durante gli esperimenti, i ricercatori hanno dato a 15 volontari, che si sono definiti amanti del cioccolato, quantità variabili di questo dolce comprese fra 40 e 170 grammi, che dovevano essere sciolte lentamente in bocca. I ricercatori hanno misurato l'attività cerebrale dei volontari fin oltre il punto in cui il cioccolato cessava di essere un piacere.
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