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Farmaci Le vitamine non sono come la frutta

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Per spiegare la riduzione di tumori associata con il consumo di frutta e verdura bisognerà focalizzarsi su altre sostanze contenute nei vegetali


La supplementazione vitaminica non protegge dal cancro del polmone: è questa la conclusione a cui è arrivato uno studio condotto su oltre 77.000 persone che usano abitualmente integratori vitaminici condotto presso l'Università di Washington a Seattle e pubblicato sulla rivista “ American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine” edita dalla American Thoracic Society.
“Il nostro studio sulla supplementazione multivitaminica con vitamina C, E e folati non mostra prove di una diminuzione del rischio di cancro del polmone”, afferma Christopher G. Slatore, primo autore dell'articolo. “Anzi, un aumento nella supplementazione di vitamina E era associata con un lieve incremento del rischio di cancro del polmone.”

Lo studio ha esaminato su un arco di quattro anni i tassi di cancro del polmone nella popolazione campione, formata da 77.126 persone che partecipavano al progetto “Vital” (VITamins And Lifestyle) nello Stato di Washington, suddivisa in classi a secondo che i soggetti fossero fumatori o meno e rispetto ad altre caratteristiche mediche e demografiche.

“Ciò si traduce in un aumento del rischio del 28 per cento per un dosaggio della supplementazione di 400 milligrammi al giorno per dieci anni”, osserva Slatore, che sottolinea come questo rischio medio si a maggiore per i fumatori.

Questo non è il primo studio che mette in dubbio l'efficacia antitumorale delle supplementazioni vitaminicche; come sottolinea Tim Byers, della University of Colorado School of Medicine, in un editoriale che accompagna l'articolo, la convinzione che la supplementazione vitaminica possa ridurre il rischio di cancro deriva dalla speranza di ottenere gli stessi risultati che si sono dimostrati validi per le diete ricche di frutta e verdura, “ma la frutta non contiene solo vitamine, ma anche centinaia di altri composti fitochimici le cui funzioni non sono ancora del tutto comprese”.

In effetti il World Cancer Research Fund e la American Cancer Society reccommandano il consumo giornaliero di almeno due porzioni di frutta al giorno, sulla base di studi che hanno dimostrato un maggior rischio di cancro del 20 per cento in chi non segue questa precauzione dietetica.

“Gli studi futuri dovranno focalizzarsi su altre componenti di frutta e verdura per spiegare la diminuzione del rischio associata con il consumo di frutta e verdura”, conclude Slatore. (gg)
lescienze.it


 
 
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